Retore e critico siciliano, di Calatte, nato verso il 50 a. C. da una famiglia servile; il suo nome di origine era Arcàgato; ebbe il nuovo nome da un Cecilio che lo liberò e lo portò a Roma, dove insegnò retorica, seguendo la corrente atticista. Delle sue opere di retorica, filologia e lessicografia restano titoli e scarsi frammenti: ricordiamo un'Arte retorica; Del sublime (Περὶ ὕψους), contro cui è diretto il Del sublime dello Pseudo-Longino, a noi giunto; l'opera sua maggiore, Sul carattere dei 10 oratori, che trattava di stilistica e conteneva biografie, fu fonte delle pseudoplutarchee Vite dei 10 oratori.