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CEFALONIA

di Mario TORSIELLO - Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)
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CEFALONIA (IX, p. 637)

Mario TORSIELLO

In relazione alle operazioni militari italiane contro la Grecia e dopo l'armistizio concluso dall'esercito greco sul continente (22 aprile 1941), l'isola di Cefalonia fu occupata il 1° maggio successivo da reparti paracadutisti e dalla aviazione italiana; in seguito vi fu inviata a presidio la divisione "Acqui" meno un reggimento, circa 11.000 uomini di truppa e 525 ufficiali, ai quali si aggiunse (5-10 agosto 1943) un contingente di truppe tedesche di fanteria e complementi per un complesso di circa 2000 uomini. Proclamato l'armistizio fra l'Italia e gli Alleati (8 settembre 1943) i Tedeschi, il giorno 11, intimarono al Comando dell'isola di scegliere fra la continuazione della lotta al loro fianco, l'apertura delle ostilità contro di essi o il disarmo. Il comandante della divisione, generale Antonio Gandin, tergiversò varî giorni, preso nell'incertezza di ordini contrastanti e nella realistica considerazione di uno stato di fatto che - alla lunga - si presentava senza uscita per il presidio italiano. Ma di fronte all'unanime sentimento antitedesco manifestato dal presidio e ad un esplicito ordine del Comando supremo italiano, giunto nella notte fra il 13 e il 14, si rifiutava formalmente (giorno 14) di cedere le armi e presentava a sua volta un preciso ultimatum: al quale, da parte tedesca, fu risposto con un violentissimo bombardamento aereo, iniziatosi alle 13 del giorno 15.

Le operazioni furono condotte dai Tedeschi con largo impiego di mezzi corazzati e aviazione: la lotta si delineò ben presto impari e sanguinosa. I combattimenti, con alterna vicenda, posero in evidenza l'alto valore delle truppe italiane: si combatté accanitamente ad Argostoli, San Teodoro, Thelegraphos, nella zona di Faraclata; a Lardigo, Cardacata, Farsa, Curuclata e altrove; i massicci bombardamenti aerei e l'attiva propaganda dei Tedeschi con lancio di manifesti e proclami non affievolirono per varî giorni lo spirito e l'eroismo delle truppe italiane.

Col prolungarsi della resistenza le ingenti forze impiegate dai Tedeschi, le gravi perdite e la mancanza di aiuti più volte sollecitati al Comando supremo italiano, che li aveva richiesti al Comando alleato, posero il presidio in gravi condizioni di inferiorità e il morale delle truppe, attaccate, spezzonate, mitragliate, costrette in spazio ristretto su di un territorio aspro e privo di risorse, si depresse. Il 22 settembre il comandante dell'isola chiese perciò la resa. I Tedeschi l'accordarono, ma per rappresaglia iniziarono lo sterminio dei superstiti (circa 65 ufficiali e 3000 soldati uccisi o feriti). Ben 341 ufficiali e 4750 soldati, compresi il generale Gandin e i comandanti di reggimento, furono passati per le armi e le loro salme accatastate e bruciate; circa 2000 soldati perirono poi sulle mine durante il loro trasporto in Grecia dove, riusciti in seguito a fuggire dai campi di concentramento, entrarono a far parte di formazioni partigiane per proseguire la lotta. L'epopea della divisione "Acqui" poté così concludersi col laconico e impressionante comunicato germanico annunciante che i resti della divisione, dopo accanita resistenza, erano stati annientati.

Bibl.: G. Moscardelli, Cefalonia, Roma 1945; R. Formato, L'eccidio di Cefalonia, ivi 1946; S. M. Esercito, Cefalonia, ivi 1947.

Vedi anche
Antonio Gandìn Generale italiano (Avezzano 1891 - Cefalonia 1943). Generale di brigata (1940), poi di divisione (1942), fu capo del reparto operazioni del comando supremo fino al giugno 1943. Assunto il comando della divisione "Acqui" a metà giugno del 1943, dopo aver diretto la resistenza del presidio di Cefalonia ... Wehrmacht Denominazione tedesca («Forza di difesa») delle forze armate della Germania del periodo nazista (dal 1935). generale Supremo grado della gerarchia militare. Nell’Esercito italiano vi sono g. di brigata (brigadier g. o maggior g. per i corpi tecnico-logistici), grado immediatamente superiore a quello di colonnello, g. di divisione (maggior g.), g. di corpo d’armata (tenente g.). Nell’aeronautica militare, al grado di ... Pietro Badòglio Generale italiano (Grazzano Monferrato 1871 - ivi 1956). Capo di S. M. generale sin dal 1925, condusse la vittoriosa campagna in Etiopia (1935-36). Si dimise durante la seconda guerra mondiale dopo l'insuccesso in Grecia. Chiamato dal re a sostituire B. Mussolini (25 luglio 1943), concluse con gli Alleati ...
Tag
  • CAMPI DI CONCENTRAMENTO
  • ANTONIO GANDIN
  • ARMISTIZIO
  • ARGOSTOLI
  • FANTERIA
Vocabolario
żacìntio
zacintio żacìntio agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Zacynthius, gr. Ζακύνϑιος]. – Di Zacinto, antico nome (ma ancor oggi conservato nel gr. mod. Ζάκυνϑος) dell’isola di Zante, nel mare Ionio, a sud di Cefalonia: … quando alle ricche / z. spiagge...
eptanèṡo
eptaneso eptanèṡo s. m. [comp. del gr. ἐπτά «sette» e νῆσος «isola»]. – Genericam., gruppo di sette isole, arcipelago formato di sette isole; in partic., l’e. ionico, o assol. Eptaneso (gr. mod. ἡ ῾Επτάνησος), il gruppo delle isole Ionie,...
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