ceffo
. Nel senso proprio di " muso del cane ", con particolare riferimento alla bocca (cfr. Rustico Dovunque vai 10 " par che s'apran mille monimenta / quand'apri il ceffo "), in If XVII 50 non altrimenti fan di state i cani / or col ceffo or col piè, quando son morsi / o da pulci o da mosche o da tafani. Assume valore dispregiativo in If XXXIV 65, dove indica una delle facce di Lucifero: . De li altri due c'hanno il capo di sotto, / quel che pende dal nero ceffo è Bruto.