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CELENTERATI

di Angelo Andres - Enciclopedia Italiana (1931)
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CELENTERATI (dal gr. κοῖλος "cavità" e ἔντερον "intestino"; lat. scient. Coelenterata)

Angelo Andres

Il Leuckart, verso il 1848, istituì il tipo dei Celenterati per comprendervi molti di quegli animali inferiori che già Linneo chiamava Zoofiti e che dopo lui, da quasi tutti gli zoologi fino al von Siebold (1845) e oltre, si continuarono a chiamare così. Carattere saliente per gli Zoofiti del von Siebold era la simmetria raggiata del corpo e quindi vi si comprendevano anche gli Echinodermi, sebbene già fin d'allora si conoscesse che l'organizzazione di questi animali era assai diversa e molto più complicata. Il Leuckart separò gli Echinodermi in un tipo distinto e riunì Acalefi e Polipi in un altro tipo che chiamò dei Celenterati caratterizzati non tanto dalla simmetria raggiata, quanto dal fatto di possedere un corpo semplicissimo fornito di una sola cavità interna che riunisce in sé la funzione d'intestino e di celoma. Il nuovo tipo venne accolto dalla maggior parte degli zoologi e per qualche decennio rimase inalterato, per lo più suddistinto nelle classi: Poriferi o Spongiarî, Antozoi, Idromeduse, Acalefi o Meduse propriamente dette, e Ctenofori. In seguito, riconosciuta la diversa organizzazione dei Poriferi, o Spugne, il tipo dei Celenterati venne limitato agli Idrozoi, Acalefi, Antozoi, Ctenofori.

I Celenterati si possono caratterizzare come segue. 1. Sono metazoi, cioè animali pluricellulari, passanti nello sviluppo attraverso la fase di gastrula, anzi quasi arrestandovisi (v. gastrea). 2. Sono animali la cui forma e struttura del corpo è riducibile a un semplice otricello oblungo-cilindrico, avente una cavità interna o celenterio a fondo cieco, provvista di apertura boccale. La parete del celenterio è formata di due strati di cellule: uno esterno o ectoderma, uno interno o entoderma, che sono separati e sostenuti da una lamina intermedia di sostanza gelatinosa più o meno densa, da loro secreta e detta mesoglea. 3. Sono animali raggiati, che hanno cioè il corpo scindibile astrattamente in un certo numero di parti simili disposte simmetricamente intorno a un asse unico, il quale passa sempre per la bocca dirigendosi al polo aborale. La simmetria raggiata poi varia secondo i varî gruppi, non solo per il numero fondamentale dei raggi, che possono essere quattro e un multiplo di quattro, o sei e un multiplo di sei, ma anche per la tendenza, in certi casi, a diventare bilaterale.

I Celenterati sono tutti acquatici, e quasi senza eccezione marini. Poche forme d'Idroidi vivono nell'acqua dolce. Presentano spesso un'alternanza fra generazioni agamiche e generazioni sessuate. Attualmente molti zoologi, conservando il tipo dei Celenterati, propendono a suddividerli in due sottotipi, e cioè: Cnidarî con le classi Idrozoi, Scifozoi o Acalefi, Antozoi; Ctenarî con la classe Ctenofori. Altri invece considerano i Celenterati come una delle grandi suddivisioni del regno animale superiori ai tipi ed elevano a due tipi distinti i Cnidarî (v.) e i Ctenofori (v.).

Bibl.: C. Chun, Coelenterata, in Bronn's Klass. u. Ordn. d. Tierreichs, 1914; O. Maas, Coelenterata, in Handw. d. Naturwiss., II, Jena 1912.

Vedi anche
Idroidi (o Idroidei) Nella sistematica classica, ordine di Cnidari Idrozoi; comprende i sottordini: Antomeduse (o Atecati o Gimnoblastei), Leptomeduse (o Tecati o Caliptoblastei) e Limnomeduse, ai quali alcuni autori aggiungono gli Idridi. Presentano di regola alternanza di generazioni: dai polipi (zooidi) ... ectoderma Strato cellulare esterno della parete del corpo dei Cnidari, detti animali diplo- o di-blastici, in quanto tale parete è costituita da due soli strati cellulari, l’e. e l’endoderma. In embriologia, quello esterno dei tre foglietti germinativi (gli altri sono l’endoderma e il mesoderma), che caratterizzano ... endoderma Botanica Lo strato cellulare uniseriato (chiamato anche endodermide) che confina col cilindro centrale. Le cellule endodermiche sono strettamente ravvicinate, senza spazi intercellulari: nel caso tipico (nelle radici, rizomi) le loro membrane radiali sono suberificate nella parte mediana, cosicché la ... corallo Nome di vari Antozoi dagli scheletri calcarei, arborescenti delle sottoclassi Octocoralli (o Alcionari, coralli propriamente detti) o Esacoralli (➔ Madreporari). Il c. rosso (Corallium rubrum) appartiene alla sottoclasse Octocoralli, ordine Gorgoniari, famiglia Corallidi. Forma colonie arborescenti ...
Tag
  • COELENTERATA
  • ECHINODERMI
  • INTESTINO
  • CTENOFORI
  • ENTODERMA
Altri risultati per CELENTERATI
  • Celenterati
    Enciclopedia on line
    (o Cnidari) Phylum di animali affini agli Ctenofori, suddiviso in 4 classi: Antozoi, Scifozoi, Idrozoi e Cubozoi. Sono Metazoi con simmetria raggiata. L’asse principale del corpo corrisponde all’asse primario della gastrula e l’apertura orale al blastoporo. Il corpo ha originariamente la forma di un ...
  • CNIDARÎ
    Enciclopedia Italiana (1931)
    Uno dei tipi animali che comprende tutte specie acquatiche, per la massima parte marine. Vi appartiene un grandissimo mumero di specie delle quali alcune sono comunemente note, per es. le attinie o rose di mare, le meduse o cappelli di mare, le pennatule, gli alberelli del corallo rosso, molti dei cespuglietti ...
Vocabolario
celenterati
celenterati s. m. pl. [lat. scient. Coelenterata, propr. «forniti di celenteron»: v. celenteron]. – Tipo di animali inferiori (zoofiti) a simmetria raggiata, il cui corpo ha la forma di un otricolo oblungo cilindrico, con un’unica cavità...
celentèrico
celenterico celentèrico agg. [der. di celenteron] (pl. m. -ci). – In zoologia, del celenteron: sistema c., la cavità interna del corpo dei celenterati, detta anche sistema gastrovascolare.
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