GALIANI, Celestino
Erudito, nato a S. Giovanni Rotondo presso Foggia l'8 ottobre 1681, morto a Napoli il 26 luglio 1753. A sedici anni entrò nell'ordine celestino (24 dicembre 1697); si trasferì a Roma, ove dimorò dal 1701 al 1731; fu via via colà "studente" nel convento celestino di Sant'Eusebio (1701-1707), lettore di teologia morale e Sacra Scrittura nel medesimo monastero (1707-1718), lettore di storia della chiesa e controversie dommatiche nella Sapienza (1718-1728), procuratore generale (1723-1728) e abate generale (1728-1731) dell'ordine celestino; dal 1716 al 1721 partecipò attivamente a varie commissioni interitaliane incaricate di studiare sul posto l'immissione del Reno nel Po e la deviazione della Chiana; nel 1727 fu plenipotenziario di Carlo VI d'Austria per trattare con monsignor Prospero Lambertini (poi Benedetto XIV), plenipotenziario a sua volta di Benedetto XIII, la questione dell'apostolica Legazia di Sicilia; nel 1731 ebbe l'arcivescovato di Taranto, cambiato l'anno successivo nella cappellania maggiore del regno di Napoli con annesso arcivescovato titolare di Tessalonica; dal 1732 al 1736 compì un'importante riforma dell'università napoletana; dal 1737 al 1741 fu negoziatore napoletano del concordato, firmato in quest'ultimo anno tra la Santa Sede e il nuovo re di Napoli Carlo di Borbone; dal 1741 alla morte ebbe altresì a Napoli la presidenza del Tribunale misto; partecipò, quale vescovo castrense, alla campagna velletrana del 1744.
Quantunque oggi dimenticato, o ricordato, tutt'al più, quale zio ed educatore dell'abate Ferdinando Galiani (v.), fu uno dei maggiori uomini di cultura dei suoi tempi. Non diede altro alle stampe che tesi di scuola e qualche relazione ufficiale. Molti suoi manoscritti d'indole scientifica e politica e il suo carteggio si serbano nella Biblioteca della Società napoletana di storia patria.
Bibl.: F. Nicolini, Monsignor C. G. Saggio biografico (con nota bibliografica), Napoli 1931.