CELESTINO I Papa
Campano d'origine, fu eletto e consacrato il 10 settembre 422, alla morte di Bonifacio I (4 settembre). Introdusse nel servizio divino una salmodia ufficiale e regolare con partecipazione di tutta l'assemblea divisa in due cori corrispondentisi: laddove, prima, il servizio divino non comportava, prima della liturgia propriamente detta (missa fidelium), che letture desunte dalle lettere apostoliche e dai vangeli. La sua attività pontificale ci è nota anzitutto per l'intervento nelle contese interne dell'episcopato africano. Qui egli appoggiò, nel 426, il secondo ricorso di Apiario, vescovo di Sicca Veneria, provocando le rimostranze di quei vescovi che già avevano giudicato costui. Ma la piena confessione delle proprie colpe, fatta da Apiario, troncò la questione. Nel luglio 428, riprovò in una lettera ai vescovi delle provincie Viennese e Narbonese certe usanze contrarie alle tradizioni ecclesiastiche, e revocò le speciali concessioni fatte da papa Zosimo a favore del vescovo di Arles. Due anni dopo, inviò in Gallia una nuova lettera, con una breve raccolta di decisioni riguardanti la dottrina della grazia. Grave fu la controversia (per la quale v. nestorio) che C. ebbe con Nestorio patriarca di Costantinopoli. Nestorio al principio del 429, inviò al papa un esemplare delle sue omelie; ma questo scritto provocò a Roma un'impressione disgustosa; sicché, apertasi la polemica fra Cirillo, patriarca d'Alessandria e Nestorio, C. condannò quest'ultimo. Il concilio riunito da Teodosio II ad Efeso (v. efeso, concilî di), nella Pentecoste del 431 confermò la condanna. C. morì il 27 luglio 432, dopo 9 anni, 10 mesi e 17 giorni di pontificato; e fu sepolto nella piccola basilica di S. Silvestro sulla Salaria, con un'epigrafe, di cui ci è conservato il contesto.
Bibl.: Lib. Pontif., ed. Duchesne, I, p. cclxi, 230 segg.; Ph. Jaffé, Regesta Pontiff., II, 1885, pp. 55-57; P. Constant, Epistolae Roman. Pontiff., Parigi 1721, p. 1051 segg.; L. Duchesne, Storia della Chiesa antica, trad. ital., III, Roma 1911, p. 185 segg.; P. Batiffol, Le siège apostolique, Parigi 1924, pp. 220 segg., 242 segg., 263 segg., 337 segg.; C. J. Hefele, Histoir des Conciles, II, Parigi 1908, p. 248 segg.