CELESTINO III Papa
Morto Clemente III, nel marzo 1191, il 30 fu eletto a succedergli Giacinto di Pietro Bobo romano, cardinal diacono di S. Maria in Cosmedin, vecchio di 85 anni. C. coronò imperatore Enrico VI, insieme con la moglie Costanza, il 15 aprile, seconda festa di Pasqua, in S. Pietro. Enrico dopo avere consegnato Tuscolo ai Romani, che la distrussero, si volse a conquistare il regno normanno, contro il volere del papa; ma l'impresa si risolse in un disastro e solo nel 1194 l'imperatore la ritentò con successo, dopo la morte del re Tancredi. Nonostante la cattura di Riccardo d'Inghilterra, il re crociato, nonostante l'uccisione del vescovo di Liegi, l'occupazione di terre della Chiesa, C. non volle scomunicare Enrico; anzi, quando Enrico morì nel 1197, assicurò al figlioletto di lui, Federico, l'investitura del regno. Sentendosi vicino a morte, il 25 dicembre 1197, tentò d'indurre i cardinali ad eleggere come suo successore Giovanni di S. Paolo, cardinale di S. Prisca, che era il suo principale ministro; ma non vi riuscì. Morì l'8 gennaio 1198, e fu sepolto nel Laterano.
Bibl.: Ph. Jaffé, Regesta Pontiff. Roman., II, Lipsia 1885, pp. 577-644; Liber Pontif., ed. Duchesne, II, p. 451; I. M. Watterich, Pontiff. Roman. Vitae, II, Lipsia 1862, p. 708 segg.; C. J. Hefele, Histoire des Conciles, V, p. 1163 segg., 1177. Su bolle di C., recentemente stampate, Archivio della Società romana di storia patria, XLVII, p. 370, nn. 30-1.