cellula gliale
Tipologia di cellule che compongono, insieme ai neuroni, il sistema nervoso centrale e periferico. Descritte per la prima volta dal fisiologo tedesco Rudolf Virchow nel 1860, esse svolgono moltissime attività ausiliarie al funzionamento e alla sopravvivenza dei neuroni, offrendo loro soprattutto un supporto meccanico e nutritivo ed esercitando un controllo metabolico del milieu intercellulare. Le cellule gliali possono essere differenziate in diversi sottotipi: tra questi ricordiamo quelle di Schwann, responsabili della costruzione della guaina mielinica attorno agli assoni, e le cellule microgliali. Queste ultime hanno una funzione simile a quella dei macrofagi e, attraverso la secrezione di interleuchine, possono influenzare non solo la risposta immune a livello del sistema nervoso, ma anche l’attività e la reattività neuronali. Altre funzioni svolte dalle cellule gliali sono: raccogliere le molecole di neurotrasmettitori dal fluido extracellulare (molte cellule gliali sono esse stesse dotate di recettori per i neurotrasmettitori); comporre la barriera ematoencefalica che controlla attivamente il passaggio di sostanze nutritive e altre molecole dal circolo sanguigno ai neuroni e viceversa. Durante lo sviluppo neurobiologico, alcune cellule gliali specializzate guidano la migrazione dei neuroni immaturi verso le opportune sedi cerebrali dove dovranno svilupparsi, e sorreggono il prolungamento degli assoni verso le loro cellule bersaglio. Le cellule gliali sono fonte di numerosi tumori (detti gliomi) del cervello, della retina o del midollo spinale; infatti, nel cervello dell’animale adulto, esse vanno incontro a continue divisioni mitotiche e questo aumenta la probabilità che si verifichi una mutazione maligna responsabile della proliferazione incontrollata. (*)