NK, cellula
Cellula linfocitaria (NK, Natural Killer) derivata dal midollo osseo, in grado di svolgere attività citotossica nel corso della risposta immunitaria innata. I linfociti NK (detti anche LGL, Large Granular Lymphocyte, grandi linfociti granulari) sono coinvolti nel rigetto dei trapianti di midollo osseo e possono modulare la risposta immunitaria antigene-specifica sia attraverso il rilascio di citochine, sia attraverso l’interazione con le cellule dendritiche. Inoltre, le cellule NK della placenta hanno un ruolo immunoregolatore nell’interazione materno-fetale durante la gravidanza. La funzione primaria delle NK è probabilmente quella antivirale. L’attivazione dei linfociti NK può avvenire mediante diversi meccanismi: riconoscimento di sostanze costitutive dei microrganismi per mezzo di specifici recettori PRR (Pattern Recognition Receptors) espressi in caso di infezione; stimolazione da parte di molecole espresse solo da cellule danneggiate o alterate, per es. cellule tumorali; mancato riconoscimento di molecole MHC di classe I normalmente espresse dalle cellule sane. Una volta attivato, il linfocito NK svolge la propria azione citotossica rilasciando, nelle cellule bersaglio, enzimi che, con un meccanismo a cascata, le avviano verso l’apoptosi. Una cellula NK può colpire più cellule bersaglio in successione.