cellula
cèllula [Lat. cellula, dim. di cella "cameretta"] [LSF] Termine che ha gli stessi signif. del termine cella e che, a parte alcuni usi specifici (per es., nella biofisica e nella biologia), s'alterna spesso a esso nell'uso corrente: così, c. fotoelettrica equivale a cella fotoelettrica, cioè a fotorivelatore, c. di un filtro elettrico equivale a cella di un filtro, ecc. [BFS] Nella biologia, l'unità morfologica e fisiologica elementare degli organismi animali e vegetali, con dimensioni da 3÷4 μm fino a qualche cm, costituita da una parte centrale, denominata nucleo, contenente tra l'altro i cromosomi che sono i depositari dei caratteri ereditari, e da una periferica, chiamata citoplasma o citosoma, in cui sono immerse varie strutture: il reticolo endoplasmatico, i mitocondri, i lisosomi, ecc. Gli organismi viventi possono essere costituiti da una sola c., come i Protozoi e i Protofiti, o da un numero molto elevato di c. che si associano a formare tessuti e a costituire organi; in entrambi i casi la c. possiede sempre tutte le proprietà che caratterizzano gli organismi viventi: capacità di riproduzione (a eccezione delle c. nervose specializzate), assimilazione, nutrizione, respirazione, accrescimento, capacità di sintesi, reattività agli stimoli, movimento. ◆ [FTC] [MCF] C. alare: → ala. ◆ [BFS] [FME] [OTT] C. visive semplici, complesse, ipercomplesse o nonne: v. visione: VI 559 b, c. ◆ [BFS] C. nervosa, o c. gliale: v. neurobiofisica: IV 143 b. ◆ [FME] Effetti sulla c.: v. radiazioni ionizzanti, effetti biologici delle: IV 668 d.