GIUVENZIO, Celso (Publius Iuventius Celsus T. Aufidius Hoenius Severianus)
Giurista romano che prese parte nel 95 a una congiura contro Domiziano, coprì la pretura nel 106 o 107, fu poi legato in Tracia e successivamente console due volte, la seconda nel 129. Fu chiamato a far parte del consilium di Adriano; morì sotto questo imperatore. Delle opere sue, alcune (epistolae, commentarii, quaestiones) ci sono note solo per le citazioni fattene da Ulpiano. Numerosi frammenti ci sono pervenuti nelle Pandette dei suoi Digesta in 39 libri, dei quali i primi 27 espongono lo ius honorarium secondo l'ordine dell'editto. Appartenne alla scuola proculeiana.
Bibl.: P. Krüger, Gesch. der Quellen u. Litteratur des röm. Rechts, 2ª ed., Lipsia 1912, p. 180 segg.; Th. Mommsen, Gesamm. Schriften, IV, Berlino 1906, p. 384; B. Kübler, Gesch. des röm. Rechts, Lipsia 1925, p. 265; F. Stella Maranca, Intorno ai frammenti di Celso, Roma 1915; E. Gianturco, Studi in onore di C. Fadda, V, Napoli 1906, p. 23 segg.; P. de Francisci, Storia del diritto romano, II, i, Roma 1929, p. 356.