CEMBRA
(A. T., 24-25-26), - Villaggio della provincia di Trento, capoluogo della valle omonima, a 677 m. s. m., centro viticolo. Ha belle case e vie strette, e si adorna di una bella chiesa parrocchiale e della chiesetta di S. Pietro del sec. XIII, con buoni affreschi del'500. Ha 1542 ab. (1921); il suo comune ne aveva, nel 1921, 1577, ma di recente gli sono stati aggregati i comuni di Faver (814 ab.) e Lisignago (568 ab.).
Valle di Cembra. - Si chiama così la parte inferiore della valle dell'Avisio, che dopo la confluenza del Rivo di Cadino scorre per 33 km. incassato in profondi burroni, scavati nelle rocce porfiriche, fino quasi alla borgata di Lavis, dove la gola si apre nella vallata dell'Adige. La valle, diretta da NE. a SO., a gola sul fondo, s'apre, 200 m. circa sopra il letto del fiume, a formare piccole terrazze coltivate, sopra le quali sorgono i centri della valle, che è limitata a NO. e a SE. da monti di media altezza da cui è divisa rispettivamente dalla valle dell'Adige e da quella di Piné. Al solco principale fanno capo numerose vallecole ombrose di boschi resinosi e verdi di prati e di pascoli. Il Dosso di Segonzano (1544 m.) divide la valle in due bacini, di cui il superiore è più alpestre, boscoso e prativo dell'inferiore, coltivato a cereali, a viti, e a frutteti e ricco di bellissimi castagneti. La valle è poco abitata, priva di ricordi storici notevoli e di poca importanza turistica. Caratteristici sono i cosiddetti omeni di Segonzano, piramidi e colonne di terra formate dall'erosione delle acque. I valligiani si dedicano quasi esclusivamente all'agricoltura e alla pastorizia. Intensa e antica è l'emigrazione sia temporanea sia permanente. L'industria della seta è in decadenza e poco curate sono le cave di ardesia che dànno il materiale per coprire le case. La valle è percorsa da una semplice carrozzabile che da Lavis corre sempre alta sulla destra del fiume e porta a Cavalese.