CEMBRO (fr. cembre, cembro; sp. pino cembro; ted. Arve, Zirbelkiefer; ingl. Central Europe stone-pine)
Col nome di pino cembro, pino zembro o cirmolo s'indica il Pinus cembra L., della famiglia Pinacee, albero di 10-15 m. d'altezza, a tronco diritto o tortuoso con lento accrescimento, di età che può giungere a 600 anni e più. La chioma è densa, con ramicelli fittamente coperti dalle foglie, riunite a 5 in fascetti entro una guaina scariosa, caduca. Gli strobili ovali, quasi sessili, orizzontali a maturità, sono lunghi 6-8 cm., a squame poco lignificate, a umbone (apofisi) apicale, poco manifesto e con margini riflessi, maturanti nell'ottobre del secondo anno. I semi, ovali, lunghi 10-12 mm., hanno guscio osseo, senz'ala; cadono in primavera insieme con le squame. In Italia si trova solo nelle Alpi, ove cresce insieme col larice e con l'abete rosso, sporadico o in boschi non molto estesi, come nel Veneto, nel Trentino e nel Piemonte, dai 1600 ai 2500 m.; fuori d'Italia la sua area si estende sino all'Europa e all'Asia boreale. In molte località delle nostre Alpi è divenuto raro o è stato inconsultamente quasi distrutto. Il legno, omogeneo, facilmente lavorabile e suscettibile di pulimento, si presta per le piccole industrie montane, sculture e anche mobili, come quelli costruiti a Cavalese nel Trentino. I semi hanno mandorla dolce e si usano come i pinoli del Pinus pinea, in confronto dei quali hanno sapore più delicato; servono pure per estrarne olio commestibile.