cen
. Il nesso formato dalle particelle pronominali ci (v., § 2) e ne (v., § 2) ricorre tre volte nella Commedia, sempre seguito dal verbo ʽ portare ʼ; ce- funge da avverbio di moto a luogo, con valore di " lì ", " là "; -n, scorciato da -ne, vale il pronome " noi ", usato come complemento oggetto. Ciò si desume particolarmente da If XV 1 Ora cen porta lʼun deʼ duri margini (" ci porta là "), per cui cfr. XIV 141-142 li margini fan via, che non son arsi, / e sopra loro ogne vapor si spegne. In Pd I 125 ora lì, come a sito decreto, / cen porta la virtù di quella corda / che ciò che scocca drizza in segno lieto, è notevole l'insistente indicazione del moto a luogo, affidata, invece, alla funzione locativa e anaforica insieme del solo c., in Pd II 20 La... perpetüa sete / del deiforme regno cen portava [" a quello ci portava "] / veloci quasi come ʼl ciel vedete.