cencellismo
s. m. Tendenza a spartire le cariche pubbliche sulla base del peso elettorale dei diversi partiti o correnti politiche, nota anche come Manuale Cencelli, perché ispirata da Massimiliano Cencelli, politico della Democrazia cristiana.
• I risultati della politica sono in Campania molto al di sotto del limite della decenza. Qui si muore prima che altrove, si è più poveri, si hanno drammatici problemi di sicurezza e qualità della vita. Qui il «cencellismo» esasperato si somma all’incapacità di offrire soluzioni, di rispondere ai bisogni. (Massimo Villone, Repubblica, 30 giugno 2007, Napoli, p. I) • Il Pdl non è contento, al di là delle dichiarazioni pubbliche di sostegno al governo di Mario Monti. Il «cencellismo» ha trionfato a sinistra ‒ dicono nel partito di Silvio Berlusconi ‒ ha trionfato nel Terzo polo (cui vengono attribuiti i ministeri degli Esteri, dell’Istruzione e dell’Interno), nel Pd (il ministro della Sanità è una cosa sola con Rosy Bindi) e un po’ (ma meno di quanto sperassero) nell’area culturale cattolico-vaticana. (Salvatore Merlo, Foglio, 17 novembre 2011, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dal nome proprio (Massimiliano) Cencelli con l’aggiunta del suffisso -ismo.
- Già attestato nell’Unità del 19 giugno 1993, p. 3, Politica (Fabio Martini).