CENEPOLI d'Armenia
Venne costruita nel bacino superiore dell'Araxes a NO. di Artaxata al tempo della guerra di Marco Aurelio contro Vologeso III re dei Parti. Dopo che Stazio Prisco in questa guerra (162-164) ebbe distrutta la capitale armena Artaxata, venne fondata e stabilmente presidiata dai Romani la "nuova capitale" del paese Καινὴ πόλιη. Da un'iscrizione latina del tempo di Commodo risulta che Cenepoli nel 185 aveva un forte presidio romano. Mosè di Corene dice che la città sarebbe sorta da una colonia di Giudei, sul posto di un importante mercato, dedotta dal re Tigrane VI. Le mura e il nome della città sarebbero dovuti al figlio di Tigrane, Valarš II (188-208). Il nome Καινὴ πόλιη è la trascrizione dell'armeno Nor-Khalakh, col quale è indicata Vałaršapat dagli scrittori armeni del sec. V. Lazaro di Pharpi la ricorda quale splendida residenza degli Arsacidi, e nota che Valaršapat si chiama la Città Nuova. Rimase residenza reale fino a che fu presa e distrutta dal re sassanide Sapore II (354). I patriarchi tuttavia vi risiedettero fino al 452. Corrisponde all'odierna Eǧmiadzin.
Bibl.: T. Mommsen, Le provincie romane, trad. it., Roma 1890, p. 404 seg.; R. Ritter, Erdkunde, Berlino 1843, X, p. 514 segg.; Langlois, Collect. d'historiens anc. et mod. de l'Arménie, Parigi 1869, II, p. 88, 114.