censimento
censimento rilevazione diretta, individuale, totale e periodica di uno o più caratteri, effettuata su tutte le unità di un collettivo statistico (l’intera popolazione di una nazione, la totalità delle abitazioni o delle imprese ecc.). Il censimento, che richiede mezzi ingenti ed è effettuato dagli istituti centrali di statistica, quale in Italia l’Istat, si contrappone al → campionamento che consiste nella rilevazione di una sola parte delle unità che compongono tale collettivo. Di particolare rilievo sono i censimenti relativi alla popolazione (censimento demografico) e all’attività economica (censimento economico), effettuati dagli stati sul proprio territorio. In Italia il primo censimento demografico fu effettuato nel 1861, subito dopo l’unificazione; a esso si è affiancato nel 1927 il censimento economico. Dal 1951 il censimento demografico e quello economico sono abbinati e hanno periodicità decennale. Dati i costi e le difficoltà organizzative, è in discussione, negli stati moderni, la loro efficacia e l’opportunità di effettuarli, considerando anche il fatto che molti caratteri possono essere rilevati attraverso la buona manutenzione, ottenuta con mezzi informatici, di registri e archivi generali. D’altra parte, è solo a partire da affidabili dati generali riguardanti l’intera popolazione in un determinato periodo (di abitanti, di residenti, di imprese ecc.) che è possibile predisporre adeguati piani di campionamento.