Cento (Danti del Cento)
Si designa col nome di " Danti del Cento ", o gruppo del C., una sezione assai ricca di codici della Commedia, ritenuta dapprima opera di un solo copista, Francesco di Ser Nardo (v.), ma che studi recenti hanno potuto assegnare a un'officina scrittoria di Firenze, forse iniziata dallo stesso Francesco se uno dei capostipiti del gruppo è il Gaddiano 90 sup. 125 della Biblioteca Laurenziana di Firenze, di mano per l'appunto di Francesco. Si dicono " del C. " perché assegnati a quell'amanuense di cui parla il Borghini: " e si conta d'uno che con cento Danti ch'egli scrisse, maritò non so quante sue figliuole; e di questo se ne trova ancora qualcuno, che si chiamano ‛ di quei del cento ', e sono ragionevoli, ma non però ottimi ".
Bibl. - V. Borghini, Lettera intorno a' manoscritti antichi, in Opuscoli inediti o rari di classici o approvati scrittori, raccolti per cura della Società poligrafica italiana, Firenze 1844, 123-24; U. Marchesini, I Danti del Cento, in " Bull. " II-III (1890) 21-42; ID., Ancora dei Danti del Cento, ibid. IV (1890) 19-26; Petrocchi, Introduzione 289-313.