CENTONCHIO
. Con questo nome e leggiere varianti (centonghio, cintonchio, centone, centocchio) viene indicata, soprattutto in Toscana, la Stellaria media (L.) Cyr., della famiglia Cariofillacee (tribù, Alsinee), nota anche sotto quelli di: it. mordigallina, gallinella, paperina, erba gallina, ecc.; fr. stellaire, spagn. pamplina pajarera; ted. Vogelmier; ingl. stitchwort. È piante annuale a fusto tetragono decombente, eretto, peloso alternatamente da un internodio all'altro, o dovunque, o del tutto glabro, con foglie opposte, ovali, le inferiori brevemente picciolate, quasi glabre, grassette. I fiori sono in piccole cime, costituiti da un calice a cinque sepali, corolla a 5 petali, bianchi, bifidi, più brevi, eguali o più lunghi del calice o anche atrofici o del tutto mancanti, stami 1-10, generalmente 3-5, ma nelle forme a grandi fiori costantemente dieci. Il frutto è una cassula contenente numerosi semi reniformi, più o meno distintamente tubercolati, o quasi lisci, appetiti dagli uccelli e specie dalle galline (donde alcuni dei nomi) e spesso trasportati dalle formiche nei loro nidi. È pianta cosmopolita e ubiquitaria nei campi, nei ruderati lungo le vie e le piazze delle città, le siepi e al margine dei boschi. Presenta una serie completa di variazioni sia negli organi vegetativi sia in quelli fiorali.
Bibl.: A. Béguinot, Ricerche intorno al polimorfismo della "Stellaria media" in rapporto alle sue condizioni di esistenza, Padova 1920.