Associazione di libero scambio dell’Europa centrale
L’Associazione di libero scambio dell’Europa centrale (Cefta) ha origine nel 1992 e nasce per volontà dei paesi del cosiddetto Patto di Viségrad: Polonia, Ungheria e l’allora Cecoslovacchia, in seguito divisa in Repubblica Ceca e Slovacchia. L’organizzazione fu creata tramite l’Accordo di Cracovia, ratificato nel 1994, per costituire un’area di libero scambio tra i paesi membri e, di fatto, è servita come strumento di preparazione congiunta all’ingresso di tali paesi nell’Unione Europea (Eu).
Nel summit dei capi di stato dei paesi dell’Europa centro-orientale, tenutosi a Bucarest nel 2006, si decise che, oltre a Croazia e Macedonia, già entrati a far parte del Cefta rispettivamente nel 2003 e nel 2006, dal 2007 sarebbero stati ammessi nell’organizzazione nuovi attori: Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Moldavia, Montenegro e Serbia. Nel tempo, infatti, si sono uniti all’organizzazione gli altri stati dell’Europa centrale e orientale, mentre i membri originari, oltre a Slovenia, Romania e Bulgaria, hanno abbandonato il Cefta come conseguenza dell’entrata nell’Eu. Adesso, anche la Croazia si prepara a diventare membro dell’Unione nel 2013.
In questo modo, l’Associazione di libero scambio dell’Europa centrale è radicalmente cambiata in relazione ai propri membri, mentre è rimasta invariata nelle finalità iniziali, servendo da catalizzatore per tutti i paesi dell’area europea centro-orientale che ancora non fanno parte dell’Eu, ma ne hanno fatto richiesta e si apprestano a entrarvi.
Attualmente è in discussione l’adesione al Cefta di un altro attore dell’Europa centro-orientale, l’Ucraina, già parte della politica di vicinato orientale dell’Unione Europea. Il Kosovo è rappresentato all’interno del Cefta dall’Amministrazione provvisoria delle Nazioni Unite per il Kosovo (United Nations Interim Administration Mission in Kosovo, Unmik).
Struttura istituzionale
L’organo più importante dell’Associazione di libero scambio dell’Europa centrale è la Commissione congiunta. All’interno della Commissione si riuniscono i ministri del commercio di tutti i paesi membri per indicare le politiche da adottare, tramite un processo decisionale che avviene per consensus. La Commissione si riunisce almeno una volta l’anno ed è presieduta a turno da ogni paese membro, con incarichi annuali. Nel 2012 la presidenza è spettata all’Albania, mentre nel 2013 è passata alla Bosnia-Erzegovina. La Commissione si serve di tre sotto-commissioni per l’agricoltura e la sanità, le questioni doganali e per quelle tariffarie, oltre a gruppi di lavoro tecnici sul commercio e le barriere tariffarie.
Nel 2008 è stato istituito il Segretariato del Cefta, con sede a Bruxelles, che ha il compito di dare sostegno amministrativo e tecnico alla Commissione e agli altri corpi dell’organizzazione. Il Segretariato è finanziato dai paesi membri e da alcuni donatori, tra cui la Commissione europea.
Oltre ai due organi menzionati, il Cefta prevede incontri straordinari tra i capi di governo dei paesi membri (i summit) e tra i vice-ministri preposti agli affari commerciali degli stati facenti parte dell’organizzazione.
Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Kosovo (Unmik), Macedonia, Moldavia, Montenegro, Serbia.