Vedi Central European Free Trade Association dell'anno: 2015 - 2016
(CEFTA)
L’Associazione di libero scambio dell’Europa centrale (Cefta) ha origine nel 1992 e nasce per volontà dei paesi del cosiddetto Patto di Viségrad: Polonia, Ungheria e l’allora Cecoslovacchia, in seguito divisa in Repubblica Ceca e Slovacchia. L’organizzazione fu creata tramite l’Accordo di Cracovia, ratificato nel 1994, per costituire un’area di libero scambio tra i paesi membri e, di fatto, è servita come strumento di preparazione congiunta all’ingresso di tali paesi nell’Unione Europea (Eu).
Nel summit dei capi di stato dei paesi dell’Europa centro-orientale, tenutosi a Bucarest nel 2006, si decise che, oltre a Croazia e Macedonia, già entrati a far parte del Cefta rispettivamente nel 2003 e proprio nel 2006, dal 2007 sarebbero stati ammessi nell’organizzazione nuovi attori: Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Moldavia, Montenegro e Serbia. Nel tempo, infatti, si sono uniti all’organizzazione gli altri stati dell’Europa centrale e orientale, mentre i membri originari, oltre a Slovenia, Romania, Bulgaria e Croazia, hanno abbandonato il Cefta come conseguenza della loro entrata nell’Eu.
In questo modo, l’Associazione di libero scambio dell’Europa centrale è radicalmente cambiata in relazione ai propri membri, mentre è rimasta invariata nelle finalità iniziali, servendo da catalizzatore per tutti i paesi dell’area europea centro-orientale che ancora non fanno parte dell’Eu, ma ne hanno fatto richiesta e si apprestano a entrarvi.
Attualmente è in discussione l’adesione al Cefta di un altro attore dell’Europa centro-orientale, l’Ucraina, già parte della politica di vicinato orientale dell’Unione Europea. Il Kosovo è rappresentato all’interno del Cefta dall’Amministrazione provvisoria delle Nazioni Unite per il Kosovo (United Nations Interim Administration Mission in Kosovo, Unmik).
L’organo più importante dell’Associazione di libero scambio dell’Europa centrale è la Commissione congiunta. All’interno della Commissione si riuniscono i ministri del commercio di tutti i paesi membri per indicare le politiche da adottare, tramite un processo decisionale che avviene per consensus. La Commissione si riunisce almeno una volta l’anno ed è presieduta a turno da ogni paese membro, con incarichi annuali. Nel 2014 la presidenza è spettata alla Macedonia, mentre nel 2015 è passata alla Moldavia. La Commissione si serve di tre sotto-commissioni per l’agricoltura e la sanità, le questioni doganali e per quelle tariffarie, oltre a gruppi di lavoro tecnici sul commercio e le barriere tariffarie. Nel 2008 è stato istituito il Segretariato del Cefta, con sede a Bruxelles, che ha il compito di dare sostegno amministrativo e tecnico alla Commissione e agli altri corpi dell’organizzazione. Il Segretariato è finanziato dai paesi membri e da alcuni donatori, tra cui la Commissione europea. Oltre ai due organi menzionati, il Cefta prevede incontri straordinari tra i capi di governo dei paesi membri (i summit) e tra i vice-ministri preposti agli affari commerciali degli stati facenti parte dell’organizzazione.
Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo (Unmik), Macedonia, Moldavia, Montenegro, Serbia.