CERATIIDI o Ceratioidi (lat. scient. Ceratiidae)
Una delle principali famiglie di Pesci (v. pesci, XXVI, p. 959), Teleostei dell'ordine Pediculati, superordine Acanthopterygii. Comprende forme oceaniche (pelagiche) di aspetto assai singolare e mostruoso, viventi alle profondità di 500 m. fino ai 2000. Sono caratterizzati dal colorito uniforme di tono bruno del corpo, dalle forme più strane della bocca larghissima, armata di denti lunghissimi sottili e taglienti atti a trattenere prede di dimensioni assai cospicue, talora di lunghezza tre volte maggiore di quella dello stesso predatore e di peso molte volte più grande. Hanno perciò lo stomaco particolarmente distensibile. Come gli altri Pediculati, il primo raggio della dorsale è indipendente ed enormemente allungato, talora tentacoliforme, funzionante a mo' di lenza: in alcune specie termina con uncini a guisa di amo. L'estremità del filamento "pescatore" è provvista di un organo luminoso, per adescare la preda.
Tipico dei Ceratiidi, e anzi caso unico fra i Vertebrati, è il fatto che i maschi "nani" vivono, dalla nascita, parassiti delle femmine, attaccati ad esse per tutta la loro vita mediante la bocca attraverso una fusione permanente delle loro labbra e della loro lingua con la pelle della femmina. Il loro apparato digerente diventa cosi rudimentale e prendono il nutrimento dal sangue della femmina, in quanto i due sistemi circolatorî sono in comunicazione. Sono conosciute una cinquantina di specie di Ceratiidi, di cui alcune sono illustrate alla fig. 11 della voce pesci (XXVI, p. 960).