BESOZZI, Cerbonio
Nacque a Bergamo non oltre il 1520. Fin. dal 7 dic. 1538 era stato assunto come trombettiere ("piffaro") del Comune di Bergamo, insieme con J. Betini e A. de Scandellis. Al più tardi nel 1541 entrò a far parte anche dei tubicines della cappella musicale di S. Maria Maggiore di Bergamo. Il 16 febbr. 1542 ottenne un contratto fisso che l'obbligava a partecipare alle esecuzioni musicali della cappella fatte in occasione di festività. L'anno seguente ne divenne membro con uno stipendio doppio e con l'obbligo di prendere parte a tutte le esecuzioni. Alla fine del 1547, assieme col collega Antonio de Scandellis, lasciò Bergamo e, sia pure per breve tempo ma "di decisiva importanza per la carriera artistica" (Lunelli), entrò nella cappella del cardinale Cristoforo Madruzzo a Trento.
Al seguito del cardinale il B. compì nel 1548 quel viaggio in Spagna che più tardi descrisse minuziosamente nella sua cronaca. Nel 1549, allorché Maurizio di Sassonia pregò il Madruzzo di cedergli sei membri della cappella musicale italiana per la sua cappella, fondata da poco, il B. passò alla corte sassone con suo nipote Mattia, i tre fratelli Tola, bresciani, e Antonio de Scandellis.
L'8 febbr. 1557 :il B. era di nuovo a Bergamo dove, con un compenso maggiore, figura anche come cantore alla chiesa di S. Maria Maggiore. Nel marzo dei 1561 si congedò e, con il nipote Mattia, si recò a Monaco dove entrò come violinista al servizio del duca Alberto V di Baviera. In quegli anni il B. compose l'opera che lo rese famoso, la cui prima parte, scritta intorno al 1560, Primo libro delle solennità, guerre et altri successi nati dopo la gran dieta fatta in Augusta sotto al potentissimo Carlo V imperatore, si riferisce agli avvenimenti dei 1548; una seconda parte, che è da considerare come secondo libro, sebbene non porti questo titolo, fu composta solo dopo il 1564 e abbraccia gli anni 1549-1563.
Il B. inizia la sua cronaca dalla dieta di Augusta per rivolgere poi tutta la sua. attenzione all'arciduca (più tardi imperatore) Massimiliano II, allorché questi nel giugno dei 1548 lasciò Augusta e parti per la Spagna per sposarvi la cugina Maria, figlia di Carlo V. Accuratamente viene descritto l'arrivo di quello e del suo seguito a Trento e le feste che il Madruzzo diede in onore degli ospiti. Segue una precisa descrizione dei viaggio di Massimiliano e del cardinale, che si era aggregato all'arciduca, fino a Genova, poi per mare alla volta della Spagna, fino a Valladolid, dove ebbe luogo il matrimonio. Mentre l'arciduca rimase in Spagna, il Madruzzo e, al suo seguito, il B. fecero il viaggio di ritorno nel novembre 1548 insieme con l'infante Filippo. Narrato l'arrivo a Trento, il B. rivolge la propria attenzione al duca Maurizio di Sassonia, di cui descrive i viaggi a Venezia, a Mantova e poi il ritorno in Sassonia, Segue una precisa e sicura analisi delle condizioni della Sassonia e una panoramica delle azioni politiche e militari del duca fino alla sua ffiorte nella battaglia di Sievershausen (9 luglio 1553). I sette anni successivi vengono tralasciati quasi completamente dal B., che riprende la sua narrazione descrivendo la partenza da Monaco di Alberto V per Francoforte sul Meno e l'incoronazione di Massimiliano a re dei Romani nel 1562. Poi la narrazione si accentra sulla persona del duca di Baviera, e particolare attenzione viene riservata alle feste della sua corte. La cronaca termina con una descrizione della città dì Monaco.
Gran parte della narrazione si basa su cose viste: il B. tuttavia utilizza anche relazioni di testimoni e documenti. Lo stile è agile e vivo: rivela una solida educazione umanistica e a tratti, nei sonetti introdotti nel testo, doti poetiche. Dal punto di vista musicale, la prima parte della cronaca è interessante per le continue descrizioni di musiche, di danze, di spettacoli cui egli stesso partecipò attivamente; di minore importanza è invecela seconda parte. Come fonte storica l'opera ha valore per il gran numero di notizie particolari che fornisce (avvenimenti politici e guerreschi, caratteristiche di paesi e di costumi). Che, d'altro lato, il B. fosse capace di dominare la molteplicità delle notizie particolari dimostrano i giudizi precisi e misurati, come, per es., l'individuazione della debolezza sociale ed economica della Spagna.
Dal 1563 il B. svolse sporadicamente la sua attività nella cappella musicale della corte bavarese, dove probabilmente era stato assunto su proposta del maestro di cappella Orlando di Lasso. Dal 1568 vi viene ricordato stabilmente con uno stipendio annuo di 150 fiorini. Nel 1572 compose un'opera poetica e musicale che dedicò a don Giovanni d'Austria per la vittoria di Lepanto e concorse, insieme con A. Gabrieli e altri musicisti, alle solenni manifestazioni musicali indette a Venezia per festeggiare la suddetta vittoria. Di tale opera, peraltro, non si ha altra notizia, né del titolo né del genere. Il B. passò il resto della sua vita al servizio di Alberto V e morì a Monaco nello stesso anno di questo, il 10 nov. 1579.
Edizioni: Loriginale della cronaca, verosimilmente dettato, e corretto dallo stesso B., si conserva nella Bayerische Staatsbibliothek di Monaco (n. 330 it.): l'apografo si trova nella Biblioteca Comun. di Trento (n. 2506). Pubblicato da W. Friedensburg in Fontes rerum Austriacarum,s. 1, IX, 1, Wien 1904, ebbe altre edizioni a cura di C. De Giuliani in Nozze Giuliani-Dei Rio,Trento 1885 (incompleto). Una traduzione in spagnolo: C. B. El Archiduque Maximiliano Gobernator de España. Su viaje a Valladolid en 1548 y su boda con la Infante Maria venne pubblicata a cura di C. Malfatti a Barcellona nel 1946 (a completamento: Cronicas y documentos recopliados y anotados,a cura di C. Malfatti, ibid. 1948).
Bibl.: J. Chmel, Bericht über die im Frühjahr und Sommer 1850unternommene literarische Reise,in Sitzungsberichte der philosophisch-historischen Classe der kaiserlichen Akademie der Wissenschaften,V,Wien 1850, pp. 449 s., 605 s.; M. Rirstenau, Churfürstlich Sechsische Canntoreiordnung von 1555…, in Monatshefte für Musikgeschichte,IX (1877), II, p. 238; A. Sandberger, Beiträge zur Geschichte der bayerischen Hofkapelle unter Orlando di Lasso,III,1,Leipzig 1895, pp. 20, 35-114, passim;C.Scotti, Ilpio Istituto musicale Donizetti a Bergamo,Bergamo 1901, pp. 63, 178 s., 180, 184, 186; A. Mazzi, C. B.,in Boll. stor. della Civica Bibl. di Bergamo,XIV(1920), 1-4, pp. 68-70; R. Lunelli, Contributi trentini alle relaz. musicali fra l'Italia e la Germania nel Rinascimento,in Acta musicologica,XXI(1949), pp. 62, 65-68; B. Pederzolli, C. B. della Cappella musicale diTrento (1548), in Studi trentini di scienze stor., XL (1961), pp. 293-316; XLI (1962), pp. 3-21, 121-140.