cercare
. Il valore etimologico di c. si riscontra nell'uso intransitivo del verbo, in If XXI 124 Cercate 'n'orno le boglienti pane: percorrete e perlustrate il cerchio, fate il giro intorno al fossato della pece bollente; commenta infatti Benvenuto: " cercate intorno, idest vadite circa picem bulicantem ". Sempre in senso etimologico compare in If XX 55, dove l'uso di c. è ancora intransitivo: Manto... cercò per terre molte.
Per quanto riguarda i mutamenti nel campo semantico, si registra in D., come nella lingua italiana in genere, un graduale trapasso dall'idea di movimento (che può rimanere come complementare o sparire del tutto) a quella del fine a cui il movimento è diretto: ricerca, esplorazione, perlustrazione, esame, analisi, studio; tendenza, tentativo e sforzo volti al conseguimento di una meta materiale, morale o spirituale. Tale trapasso si coglie in Cv I II 9 ciascuno con ampia misura cerca lo suo mal fare e con piccola cerca lo bene. Molto opportuna, anche per il ricorso al calco biblico, l'esegesi del Busnelli: " con misura unitaria larga (che scusa e fa lecito molto) cerca, esamina e valuta, ‛ lo suo mal fare '; e con piccola misura unitaria fa similmente il conto del suo ben fare. La ‛ ampia misura ' ci può far ritornare al... capitolo di Matth., 7, 13: " Intrate per angustam portam, quia lata porta et spatiosa via est quae ducit ad perditionem ". Quanto al senso di ‛ cercare ', se ripensiamo a quello di ‛ girare ', ‛ circondare ' quasi ‛ cerchiare ' che pur ebbe nell'antico ital. questo verbo, e che anzi è il suo senso etimologico... crediamo che si possa ravvisare in questa espressione del Convivio la stessa concezione immaginosa, che il Poeta si permise in Par., XXVIII, 73 sg: ‛ se tu a la virtù circonde la tua misura ', restando fermo il senso sostanziale di ‛ indagare, esaminare accuratamente ' ".
Il verbo vale ancora " esaminare ", " indagare ", " analizzare in ogni parte ", " studiare per intero ", con riferimento a un'opera, a un problema, a una categoria di persone: If I 84 vagliami 'l lungo studio e 'l grande amore / che m'ha fatto cercar lo tuo volume, detto in relazione all'Eneide e alle opere di Virgilio in generale. Pg XVII 139 L'amor ch'ad esso troppo s'abbandona, / di sovr'a noi si piange per tre cerchi; / ma come tripartito si ragiona, / tacciolo, acciò che tu per te ne cerchi, dove deve intendersi " fare ricerca ", " indagare " sul modo nel quale si espii e si ripartisca, nelle cornici superiori del Purgatorio, l'eccessivo amore del bene mondano, costituito dai peccati di avarizia e prodigalità, di gola, di lussuria. Pd XII 121 chi cercasse a foglio a foglio / nostro volume... troveria carta / u' leggerebbe " I' mi son quel ch'i' soglio ": nel contesto metaforico c. significa " esaminare minutamente " nei suoi componenti l'ordine francescano, come già intese il Lana: " ‛ chi cercasse bene nostro volume, çoè nostra congregatione, a foio a foio, çoè a frade a frade, più trovarave carta, çoè frade che serave quel ch'è 'l dritto ordene, çoè osservare ' ". Vn XXV 4 se volemo cercare in lingua d'oco e in quella di sì, noi non troviamo cose dette anzi lo presente tempo per cento e cinquanta anni: se vogliamo analizzare la produzione letteraria in lingua d'oc e in quella del s í, non risaliamo oltre 150 anni fa per quanto riguarda la poesia amorosa. Cv I II 7 È loda ne la punta de le parole, è vituperio chi cerca loro nel ventre, chi " indaga " sul loro senso vero e riposto; VII 8 lo latino sanza lo comandamento di questo signore averebbe esposite molte parti de la sua sentenza - ed espone, chi cerca bene le scritture latinamente scritte - che non lo fa lo volgare in parte alcuna. Per Cv III VIII 2 La sapienza di Dio, precedente tutte le cose, chi cercava?, cfr. Ecli. 1, 3 " Sapientiam Dei praecedentem omnia quis investigavit? "; e subito dopo, Più alte cose di te non dimanderai e più forti cose di te non cercherai, traduce sempre l'Ecli. 3, 22 " Altiora te ne quaesieris, et fortiora te ne scrutatus fueris "; IV I 8 io mirava e cercava se la prima materia de li elementi era da Dio intesa; così in IV II 10; per il passo di IV III 3 Però nullo si maravigli se per molte divisioni si procede, con ciò sia cosa che grande e alta opera sia per le mani al presente e da li autori poco cercata, cfr. Busnelli-Vandelli: " poco cercata, però cercata... Quindi non questione nuova, da parte di Dante inventata ".
Per " esplorare ", " ispezionare ", " perlustrare in ogni parte ", in If XXXII 59; Pg VI 85 Cerca, misera, intorno da le prode / le tue marine, e poi ti guarda in seno, / s'alcuna parte in te di pace gode; XXVIII I Vago già di cercar dentro e dintorno / la divina foresta spessa e viva: chiosa il Buti: " lo nostro autore finge come... da sé si mise ad andare senza guidamento per lo Paradiso, e descrive come era fatto... D'entro, cioè per lo mezzo; e d'intorno, cioè in giro "; e il Landino: " Era adunque cúpido di cercare drento e dintorno la divina foresta, idest la vera vita activa; ‛ dentro ' quasi dica la sua propria essenzia, ‛ dintorno ', il che dinota le circunstanzie ".
Vale " tentare di rintracciare ", " ricercare ", " sforzarsi di trovare ", in If XVIII 115 E mentre ch'io là giù con l'occhio cerco, / vidi un col capo... di merda lordo, dove è da notare l'uso assoluto del verbo; XXX 85; per Pg XV 92 Ecco, dolenti, lo tuo padre e io / ti cercavamo, cfr. Luc. 2, 28 " Fili, quid fecisti nobis sic? ecce pater tuus et ego dolentes quaerebamus te "; in Vn II 8 e X 1 mi misi a cercare di questa donna, è notevole la costruzione indiretta con ‛ di ', preposizione che regge un complemento d'argomento, come nota la Brambilla Ageno, ricordando il Tristano Riccardiano: " Incominciarono a' ccercare de lo ree da ogne parte "; Fiore CXXXII 6, dove si nota la costruzione con ‛ de '; Cv IV XXII 16; XXVI 9 Enea sostenette solo con Sibilla a intrare ne lo Inferno a cercare de l'anima di suo padre Anchise, in cui ricorre ancora la costruzione con ‛ de ' e si fa riferimento ad Aen. VI 261 " Nunc animis opus, Aenea, nunc pectore firmo ". Il vocabolo ha lo stesso significato in Rime L 32.
C. significa " studiarsi di conseguire " uno scopo, un bene, una virtù; " tentare di fondare " una conoscenza, di " stabilire " una definizione, di " trovare " o di " raggiungere " alcunché: Pg I 71 libertà va cercando, ch'è sì cara, / come sa chi per lei vita rifiuta; V 63, XXVII 116; Pd XVII 49 Questo si vuole e questo già si cerca, / e tosto verrà fatto a chi ciò pensa / là dove Cristo tutto dì si merca: si cerca di tramare, di ottenere la tua condanna all'esilio " in corte - scrive il Lana - ... nel quale logo Cristo è spesso venduto, e [si fa] mercadamenti come fosse lana o lino od altra mercadantia "; e l'Ottimo: " in corte di Roma si vuole per lo Papa, e qui si cerca per messer Corso, e li altri avversari tuoi "; così anche in Rime dubbie VII 11. Ugualmente deve intendersi il passo di Vn XIII 6 io pensava di volere cercare una comune via di costoro, cioè là ove tutti s'accordassero, dove il verbo vale " sforzarsi " di rintracciare una comune via dei pensieri, cioè la soluzione ove tutti possano accordarsi; Fiore LVI 2 Il marinaio... / va per lo mar, cercando terra istrana, in cerca di una terra sconosciuta e non, come chiosa il Petronio, " percorrendo ", significato che tra gli altri possibili è da escludere; LXXIV 1; Cv II XII 5 E sì come essere suole che l'uomo va cercando argento e fuori de la 'ntenzione truova oro, lo quale occulta cagione presenta, non forse sanza divino imperio; io, che cercava di consolarme, trovai non solamente a le mie lagrime rimedio, ma vocabuli d'autori e di scienze e di libri: ma nel secondo caso vale semplicemente " tentavo "; cfr. ancora IV Le dolci rime 2 Le dolci rime d'amor ch'i' solia / cercar ne' miei pensieri, / convien ch'io lasci; IV II 3, VI 8, IX 16, XII 16, XV 14 son molti tanto vilmente ostinati, che non possono credere che né per loro né per altrui si possano le cose sapere; e questi cotali mai per loro non cercano né ragionano, mai quello che altri dice non curano: il verbo, usato assolutamente, significa " c. di trovare, di stabilire " una verità. Restiamo nello stesso ambito semantico in IV XVI 3 (due volte) e XVI 4 A perfettamente entrare per lo trattato è prima da vedere due cose: l'una, che per questo vocabulo 'nobilitade' s'intende, solo semplicemente considerato; l'altra è per che via sia da camminare a cercare la prenominata diffinizione; analogamente in XVI 8 e 10, XIX 2 e XX 1. Il verbo vale ancora " c. di conseguire " in IV XXII 16 e XXV 9.
C. vale " frugare ", " tastare ", specialmente per reperire, afferrare o individuare oggetti che non si vedono: If XXXI 73 afferrare o individuare oggetti che non si vedono: If XXXI 73 Cércati al collo, e troverai la soga / che 'l tien legato, comando rivolto da Virgilio a Nembròt; Pg XII 131, Fiore CXCVII 5.
Seguito da un infinito, ha, per lo più, valore di verbo fraseologico: " sforzarsi di ", " adoperarsi per ": Pg III 99 Non vi maravigliate, ma credete / che non sanza virtù che da ciel vegna / cerchi di soverchiar questa parete, tenti, si sforzi di superare la roccia a picco dell'Antipurgatorio; in Vn II 8 è da notare la costruzione con il ‛ per ' finale; cfr. ancora Vn XV 1, Cv II XII 5. In Vn XV 2 non mi ritraggono le passate passioni da cercare la veduta di costei, il verbo, pur reggendo un sostantivo, è forse vicino al caso precedente.
Bibl. - G. Tilander, Nouveaux mélanges d'étymologie cynégétique, Lund 1961; B. Migliorini, in " Lingua Nostra " XXIII (1962) 14; F. Brambilla Ageno, Il verbo nell'italiano antico, Milano-Napoli 1964, 50-51.