CERCOCISTI (dal gr. κέρκος "coda" e κύστις "cisti")
Cisticircoide incapsulato come, ad es., quello della Taenia nana (Hymenolepsis nana, von Siebold 1852), T. murina (Dujardin 1854 che, come è stato dimostrato dal Grassi (1892), si sviluppa dalla larva esacanta nello stesso intestino dell'ospite e si annida nel villo compiendovi il suo sviluppo fino a che, fissandosi sulla mucosa, genera il verme a nastro. Donde il fatto che "oste ed ospite si coincidono nello stesso individuo" (Grassi), e la spiegazione della straordinaria quantità di forme adulte che possono trovarsi in un intestino di bambini infetti. Joyeux richiama l'attenzione sulla discordanza tra la diffusione del parassita umano e quello dei topi (H fraterna) e sul fatto che i ratti non si infettano con le uova dei parassiti umani. Non è sicuro se i cisticercoidi trovati nelle pulci (Nicolle e Minchin 1910) corrispondano al parassita murino. Le esperienze di Grassi e di Calandruccio e di Yoshida Sacki (1920) comprovano però che nell'uomo lo sviluppo è diretto. Si riscontra anche in Italia (Sicilia e Italia meridionale) provocando profonde anemie in bambini.
Bibl.: G.B. Grassi e G. Rovelli, Ricerche embriologiche sui Cestodi, con 4 tavole, Catania 1892; id., in Atti R. Accademia Lincei, V, s. 4ª Rend.; C. Joyeux, Cycle évolutif de quelques Cestodes. Recherches expér., in Bulletin biologique de France et de Belgique, suppl. 2, (1920).