CERCOPITECO (dal gr. κέρκος, "coda" e πύϑηκος "scimmia")
Genere di Scimmie catarrine, cinomorfe, con tasche interne alle guance, che ha dato il nome alla famiglia dei Cercopitecidi (latino scient. Cercopithecidae, Gray 1821; fr. Cercopithécidés; ted. meerkatzenartige Affen; ingl. Cercopithecidae); vi appartengono i generi Macaco, Cinopiteco, Cercocebo, Cercopiteco, Eritrocebo, Teropiteco, Paviano, Mandrillo. Trattiamo qui il solo genere Cercopiteco.
Il genere Cercopiteco (lat. sc. Cercopithecus Erxl. 1777; fr. cercopithèque; sp. cercopiteco; ted. Meerkatze; inglese guenon), è caratterizzato dalla media statura pari a quella d'un gatto. Corporatura piuttosto leggiera, arti snelli, mano corta, pollice relativamente lungo, coda lunga. I cercopiteci abitano le località e le selve umide dell'Africa tropicale ed equatoriale, frequentando anche i terreni coltivati. Adattati alla vita arborea, sono abilissimi saltatori, arrampicatori, corridori e anche nuotatori. Vivono generalmente in stuoli di 20-30 o più individui, guidati da un vecchio maschio; hanno voce variata. Si nutrono di frutti, germogli, semi e anche di cavallette e altri insetti, uova, ecc.
Le specie di questo genere sono 10 o 11, con 68 sottospecie. Le più comunemente note sono il Cercopiteco grigioverde (C. aethiops L.), che si trova in Eritrea; il Cercopiteco golabianca (C. leucampyx Fischer) con 18 sottospecie, di cui l'albotorquatus Pous. o Zammaranoi de B., vive nella Somalia Italiana; la Mona (C. mona L.), dell'Africa occideritale; la Diana (C. diana L.), dell'Africa occidentale; il Cercopiteco nasobianco (C. nictitans L.); il Cefo (C. cephus L.) dell'Africa occidentale; il Cercopiteco pigmeo (C. talapo1n Schreber).
Bibl.: Pocock, in Proc. Zool. Soc., 1925; Sclater, in Proc. Zool. Soc., 1893; Pocock, in Proc. Zool. Soc., II (1907); Allen, in Bull. Amer. Mus. Nat. Hist., XLVII (1925); Schwarz, in Ann. Mag. Nat. Hist., I (1918).