cerebro
. Latinismo, " cervello ", usato da D. esclusivamente in senso proprio. Si ha in Cv III IX 9 Di questa pupilla lo spirito visivo, che si continua da essa, a la parte del cerebro dinanzi, dov'è la sensibile virtude sì come in principio fontale, subitamente santa tempo la ripresenta, e così vedemo: spiega qui D. l'origine della percezione visiva delle cose, cioè come gli oggetti riflettano la loro immagine nella pupilla, così che questa la possa percepire immediatamente generando la visione. Cfr. inoltre Cv IV XV 17; If XXVIII 140 Perch'io parti' così giunte persone, / partito porto il mio cerebro, lasso!; Pg XXV 69. V. Cervello.