Certe mie rime a te mandar vogliendo
. Sonetto di G. Cavalcanti, che nei codici Chigiano LVIII 305
e Vaticano 3214 si trova attiguo a sonetti di corrispondenza con Dante. Tuttavia l'ipotesi che anch'esso sia indirizzato all'autore della Commedia non ha alcun saldo fondamento (cfr. P. Ercole, G. Cavalcanti e le sue rime, Livorno 1885, 349; v. anche Contini, Poeti II 543).