MAUERBACH, Certosa di
Complesso monastico che sorge nel Wienerwald (Austria Inferiore), non lontano da Vienna.In seguito al voto espresso nel 1313 di fondare un monastero, il duca d'Asburgo Federico il Bello (1307-1330) si rivolse al priore della Grande-Chartreuse per ottenere l'autorizzazione alla costruzione di una prima certosa in Austria, permesso che venne concesso nel 1314. Per la donazione il fondatore scelse un possedimento a M., a km 15 dal confine della Vienna medievale. Nel monastero si insediarono dodici monaci, sotto la guida di un priore di nome Gottfried, inviati dalla certosa di Žiče (Seitz), nella regione della Stiria meridionale (od. Slovenia). Il 17 maggio 1316 si ebbe la prima consacrazione della chiesa, durante la quale alla certosa venne conferito il nome di Vallis Omnium Sanctorum. Nel 1318 ottenne la conferma dal vescovo di Passavia e dal papa. Ai monaci fu affidato il compito di celebrare le funzioni di suffragio per i sovrani tedeschi Rodolfo I (1273-1291) e Alberto I (1298-1308) d'Asburgo (rispettivamente nonno e padre del fondatore) e inoltre per Rodolfo III (1298-1307), duca d'Austria e re di Boemia e Polonia, fratello defunto di Federico. Questa richiesta da parte del fondatore della certosa mette in luce le sue alte ambizioni politiche: nel 1314 Federico era stato scelto, nel corso di una controversa doppia elezione, da una parte dei principi tedeschi e incoronato dall'arcivescovo di Colonia, il coronator, con le insegne imperiali; egli non poté tuttavia difendere a lungo il proprio potere imperiale nei confronti del suo antagonista Ludovico IV il Bavaro. Il fatto che ai monaci della certosa di M. fosse stata affidata la memoria degli antenati e dei parenti di Federico, anch'essi sovrani, nonché la cura dell'anima del duca stesso dopo la sua morte, poneva Federico in una sorta di ideale comunione con i precedenti re della stirpe degli Asburgo. Nel 1325 il priore Gottfried si recò dal rivale Ludovico il Bavaro per ottenere la liberazione di Federico dalla prigionia. Nei suoi ultimi anni di vita il duca si trattenne sempre più spesso nella certosa di M., dove venne sepolto nel 1330 a fianco della figlia Elisabetta.Nel 1782 la certosa di M. venne soppressa dall'imperatore Giuseppe II (1764-1790). Ancora nel 1979 si riteneva che il complesso medievale del monastero di M. fosse andato perduto nella distruzione a opera dei Turchi e del tutto sostituito da una ricostruzione della prima metà del sec. 17°, mentre le più recenti indagini hanno dimostrato che almeno la chiesa monastica, a navata unica con abside poligonale, e il chiostro piccolo conservano ancora sostanzialmente l'impianto medievale. In epoca tardomedievale furono del tutto rinnovate le celle dei monaci, su tre lati del chiostro grande. La sua galleria meridionale, a due piani, prolungandosi nel jubé, attraversa la chiesa, dividendola in una zona per il coro dei monaci e una per i laici, e ciò indica come anche questa parte della struttura corrisponda in pianta alla prima certosa.
Bibl.: H. Paulhart, Schrifttum zur Geschichte der niederösterreichischen Kartausen Aggsbach, Gaming und Mauerbach, Unsere Heimat 39, 1968, pp. 129-132; G. Grausam, Weiteres Schrifttum zur Geschichte der Kartausen Aggsbach, Gaming und Mauerbach, ivi, pp. 234-237; R. Hantschk, Die Geschichte der Kartause Mauerbach (Analecta Cartusiana, 7), Salzburg 1972; J. Hogg, The Architecture of the Charterhouses of Lower Austria (Analecta Cartusiana, 33), Salzburg 1976; H. Paulhart, Die Kartausen Mauerbach und Gaming, in Die Zeit der frühen Habsburger, Dome und Klöster 1279-1979, cat., Wien 1979, pp. 279-283.M. Schwarz