ceruloplasmina
Sostanza proteica contenente rame paramagnetico (il nome deriva dal colore blu delle sue soluzioni concentrate), presente nel plasma sanguigno. La quantità di rame presente nel sangue (cupremia) è rappresentata nella quasi totalità dal rame della ceruloplasmina. Pur svolgendo un ruolo nella regolazione del trasporto e bilancio del rame, la sua principale importanza è da attribuire alla spiccata attività ossidasica (catalizza l’ossidazione di numerose sostanze normalmente presenti nell’organismo, come la serotonina, le catecolamine, l’adrenalina, la noradrenalina e l’acido ascorbico), o meglio ferrossidasica: la ceruloplasmina ossida il ferro ferroso a ferrico e ne promuove l’incorporazione nella transferrina e quindi la sua utilizzazione. Il contenuto normale di ceruloplasmina nel plasma umano è di 16÷32 mg per 100 cm3; aumenti si verificano nella gravidanza e in alcune condizioni morbose (schizofrenia, alcune malattie infettive, ecc.); diminuzioni nella nefrosi lipoidea genuina e nella degenerazione epato-lenticolare. È utilizzata in ematologia per risonanza paramagnetica elettronica.