CERUTTI (Cerruti, Ceruti, Cerrutti)
Famiglia di liutai attivi a Cremona, e segnalati anche nel Mantovano, ma originari del Piemonte. Dei suoi membri rimangono frammentarie, scarse notizie e un certo numero di strumenti. Si sa che la loro bottega artigiana in Cremona ebbe, notorietà fra gli ultimi tre decenni del secolo XVIII e la fine del secolo XIX. Di Sebastiano, il primo di cui si abbia notizia, si conosce come probabile data di nascita il 1615. Dopo una lacuna di alcune generazioni compare un Giovanni Battista, nato a Cremona intorno al 1755 e ivi morto intorno al 1817. Si sa che fu allievo di Lorenzo Storioni, a sua volta ultimo allievo formatosi nella bottega degli Stradivari. Dallo Storioni egli ereditò la bottega di via dei Coltellai, nel 1790, e lavorò su modelli degli Amati e dei Guarneri preferendoli ad ogni altro, e produsse ottimi strumenti. I suoi violini sono contrassegnati dalla sua sigla, contenente le iniziali entro un cerchio, che lo Jalovec ha riprodotto. I violini che uscivano dalla bottega di Giovanni Battista, come quelli di suo figlio Giuseppe, avevano vernice color bruno rossiccio, tendente a volte all'arancione. Giovanni Battista fu artigiano raffinato e sensibile, non più uguagliato dai suoi discendenti.
Il figlio Giuseppe, nato a Cremona nel 1787 e morto a Mantova nel 1870, già collaboratore del padre, assunse la direzione della bottega poco prima della morte di Giovanni Battista che, ammalato, si era ritirato dal lavoro. Ottimo artigiano molto produttivo, costruì numerosi violini piuttosto piccoli, dalla bella voce, con vernice giallo-bruna, in cui lo Schmidl osservò il contrasto tra la accurata fattura delle ff e la frequente rozzezza del riccio; fu anche abile restauratore di strumenti antichi.
Il figlio di Giuseppe, Enrico, nato nel 1808 e morto a Cremona il 20 ottobre 1883, fu attivo a Cremona, dove risulta aver avuto bottega in Borgo Spera 14. Era specializzato nella costruzione di violoncelli, e ricercava, con molta cura, la dolcezza del suono.
Dopo Enrico, le notizie sulla famiglia scarseggiano. Si sa dell'esistenza di un Carlo, forse fratello di Enrico e attivo a Torino intorno al 1886, e di un certo Giacomo. Di quest'ultimo si sa appena che era liutaio e che morì a Torino nel 1875. Se egli, come il suddetto Carlo, appartenesse a un ramo della famiglia rimasto in Piemonte, o fosse invece figlio o fratello di Giuseppe, non si sa. Press'a poco nello stesso periodo un altro membro della famiglia, Riccardo, era attivo come liutaio a Marcaria (vicino a Mantova).
Fonti e Bibl.: L. F. Valdrighi, Monocheliurgografia antica e moderna ossia elenco di fabbricatori di strum. armonici ..., Modena 1884, pp. 19, 1340; Id., Quinta aggiunta all'elenco..., ibid. 1894, pp. 17, 29; K. Jalovec, Encycl. of violin-makers..., London 1968, I, p. 198; C.Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 322; Encicl. della Musica Ricordi, I, p. 451; La Musica. Diz., I, p. 381.