cervello
. In senso proprio e materiale il vocabolo ricorre all'inizio dell'episodio del conte Ugolino (If XXXII 129): e come 'l pan per fame si manduca, / così 'l sovran li denti a l'altro pose / là 've 'l cervel s'aggiugne con la nuca. Il Sapegno, spiegato l'ultimo verso " dove il cervello si congiunge con la colonna vertebrale ", aggiunge (seguendo il Porena) che " nuca è, nella terminologia medica del tempo, il midollo spinale ", e rimanda a Nardi (Nel mondo di D., Roma 1944, 249-257).Una seconda volta, nel senso traslato di " mente ", " intelletto ", la parola si ha in Pg XXXIII 81 Sì come cera da suggello, / che la figura impressa non tramuta, / segnato è or da voi [Beatrice] lo mio cervello: " Come la cera serba inalterata la figura impressavi dal suggello, così la mia mente serba le vostre parole " (Scartazzini-Vandelli).