CROS, César-Isidore-Henri
Scultore e pittore, nato a Narbonne il 16 novembre 1840, morto a Parigi il 4 febbraio 1907. Lavorò a Parigi negli studî d'Étex e di Jouffroy, alla Scuola di belle arti, e presso il ritrattista Valadon. Fra il 1860 e il 1865 esegue alcune sculture in bronzo e in marm0, e dipinge ritratti e piccoli quadri mitologici. Più tardi si dedica a ricerche sugli antichi procedimenti della pittura all'encausto e a cera (L'encaustique et les autres procédés de peinture chez les anciens, Parigi 1884) e dipinge con quest'ultima tecnica bei ritratti di stile grave e sobrio (Hérédia, signora e signorina d'Adhémar) e taluni studî di nudo. Nella stessa epoca esegue figure di cera monocroma o leggermente colorita (La donna dalla mandola, Parigi, museo del Lussemburgo). Poi i suoi studî sui vetri dell'antichità lo conducono a un nuovo procedimento; egli applica sottili strati di polveri di vetro colorate nell'interno della forma di terra refrattaria, lavorata sul modello originale; poi ne riempie il vuoto con vetro bianco macinato. Dopo la cottura la forma viene spezzata. Nel 1885 l'artista apre il suo primo forno, da cui esce la Circe (Museo di Sèvres), le Maschere (Museo del Lussemburgo). Nel 1886 cuoce un camino monumentale e numerose figure. Dopo il 1889 prosegue il suo lavoro alla manifattura di Sèvres (Fontana murale, museo del Lussemburgo; Apoteosi di Victor Hugo, museo Victor Hugo, ecc.).
Le produzioni del C. risentono molto dell'arcaismo attico, in un'epoca nella quale questo carattere appariva come un'originalità. Quanto ai colori, egli impiegava soprattutto gli azzurri chiari e l'ocra. In questa gamma egli dipinse pure acquarelli e tempere, con fine sensibilità.
Bibl.: I. Bernard, H. C., senza luogo e anno; L. Vaillat, in L'art et les artistes, VII (1908), pp. 26-29; J. Méryem, Les dessins d'H. C., ibid., XV (1912), pp. 174-77; H. Vollmer, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VIII, Lipsia 1913 (con bibl.); M. Savreux, H. C., in L'amour de l'art, III (1922), pp. 337-41; Catalogue du Salon d'automne, Parigi 1922.