Uomo politico e naturalista (Palermo 1774 - Firenze 1858). Fece parte (1812) del Parlamento straordinario incaricato di elaborare la costituzione siciliana, e vi seguì le parti del principe di Castelnuovo; fu presidente della Camera dei Comuni (luglio 1813) e direttore della segreteria del ministero dell'Interno (ott. 1813). Quando venne meno l'appoggio dell'Inghilterra ai costituzionali siciliani e Ferdinando IV riassunse la direzione degli affari, andò esule prima a Milano, poi a Parigi e infine (1824) a Firenze, dove visse nella consuetudine del Capponi, del Vieusseux e di altri letterati e coltivò gli studî mineralogici. Lasciò alla città di Palermo preziose collezioni scientifiche e la sua biblioteca.