BAROTTI, Cesare
Nacque nel 1728 a Ferrara da Giovanni Andrea e Elisabetta Lollio. Ordinato sacerdote verso il 1747, risiedette quasi sempre in patria, ove, seguendo l'esempio del padre e del fratello Lorenzo, si occupò della letteratura, dell'arte e della storia cittadina. Ma, assai meno dotato d'ingegno e di dottrina, non seppe superare i confini dell'erudizione locale, ed anche in questa fu soltanto un accurato raccoglitore di documenti e di notizie. Del resto, quasi tutte le sue opere giacciono manoscritte nella Biblioteca Ariostea di Ferrara, di cui fu nominato, prefetto da Clemente XIV nel 1771, in sostituzione del padre.
La prima di esse, da datarsi al 1755,consiste nelle Memorie ricavate da diversi autori sopra la terra di Ficarolo e la serie degli arcipreti di Ficarolo (1431-1754).Più importante è la raccolta delle Iscrizioni sepolcrali e civili della città di Ferrara compilata verso il 1760 e rielaborata nel 1776 in due volumi con l'aggiunta delle piante delle chiese. La sola opera a stampa uscita sotto il nome del B. è una guida artistica di Ferrara dal titolo Pitture e scolture che si trovano nelle chiese, luoghi pubblici e sobborghi di Ferrara,Ferrara 1770,che se al Cicognara parve "ben fatta... ma che per le mutazioni che hanno messo sossopra l'Italia si è resa poco servibile", per noi invece è preziosissima, dando notizia di molti edifici scomparsi e di moltissimi artisti che operarono in Ferrara. La guida è preceduta da una storia dell'arte ferrarese condotta in gran parte su documenti inediti, e assai lodata dal Tommaseo. Nello stesso anno, con fatica improba e degna davvero di miglior causa, trascrisse tutte le poesie relative alla controversia tra le Accademie della Selva e della Vigna, nella quale ebbe gran parte suo padre. Dai "cartolari" di questo egli trasse successivamente, nel 1775,le Memorie istoriche e cronologiche di Ferrara,rimaste anch'esse inedite.
Lasciata per ragioni di salute la direzione della Biblioteca Ariostea, si ritirò nel 1779 a vita privata. Ma non abbandonò gli studi, collaborando col fratello Lorenzo alla stesura delle biografie degli uomini illustri della sua città e soprattutto alla Serie dei vescovi e degli arcivescovi di Ferrara edita nel 1781 Sotto il nome di Lorenzo, ma che questi riconobbe pubblicamente come opera del B., almeno quanto alla raccolta dei materiali.
Morì in Ferrara il 23 genn. 1782.
Fonti e Bibl.: Ferrara, Biblioteca Ariostea, mss. Antonelli,n. 362, G. Faustini, Biblioteca degliscrittori ferraresi,s.v.; L. Barotti, Memorie istoriche dei letterati ferraresi, II, Ferrara 1793, p. 368; P. Cavalieri, Notizie della pubblica Biblioteca di Ferrara,Ferrara 1818, pp. 134-136; L. Cicognara, Catalogo ragionato dei libri d'artee di antichità, II, Pisa 1821, p. 269, n. 4196; E. De Tipaldo, Biografia degli illustri Italiani, VIII, Venezia 1841, p. 22; N. Tommaseo, Studi critici, II, Venezia 1843, p. 484; G. B. Corniani, I secoli della letteratura italiana, VII, Torino z856, p. 474; M. Parenti, Aggiunte alDizionario bio-bibliografico dei bibliotecari e bibliofili italiani di C. Frati, I, Firenze 1957, p. 87.