BIONDI, Cesare
Nacque a Barga (Lucca) il 12 ag. 1867. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia presso l'università di Firenze, fu allievo dei medici legali A. Filippi e L. Borri. Dopo la laurea, nel 1890 fu nominato assistente alla cattedra di medicina legale e di medicina del lavoro nella stessa università; conseguita nel 1900 la libera docenza, nel 1902 ottenne la cattedra a Sassari e nel 1903 fu nominato professore a Cagliari.
In quel periodo la medicina legale era ancora intimamente legata alla medicina del lavoro e le attività di docente e di studioso del B. erano necessariamente orientate verso lo studio dei problemi di carattere medico connessi con ambedue le branche, come si può desumere dalle sue pubblicazioni, tra le quali meritano di essere citate Le alterazioni dei gangli cardiaci da avvelenamento da solfuro di carbonio. Contributo clinico e sperimentale, in Studi di medicina legale pubbl. in on. di G. Ziino, Messina (1907), pp. 226-255. La intensa attività che il B. svolgeva in quel periodo nel campo della medicina sociale e del lavoro è d'altro canto comprovata dall'impulso che seppe dare allo studio della legislazione sugli infortuni professionali: fondò in quegli anni Il Ramazzini, periodico intitolato al primo studioso italiano di malattie del lavoro, pubblicato dal 1906al 1917.
Nel 1910 divenne docente di medicina legale e medicina del lavoro all'università di Siena, ma la sua attività didattica venne momentaneamente distratta dall'ambiente civile per gli eventi bellici quando, volontario nella guerra del 1915, trasferì in ambito militare la sua ricca esperienza: divenuto consulente medico di armata, infatti, portò valido contributo allo studio dei vari aspetti dell'autolesionismo, dedicando particolare attenzione ai problemi delle elaiopatie (Simulazione e provocazione di lesioni e di malattie, Roma 1919). Ripresa l'attività universitaria, dava alle stampe due opere di primaria importanza in medicina legale: L'accertamento e la revisione dello stato di invalidità..., Roma 1923, e L'incapacità al lavoro dal punto di vista medico-legale, Torino 1926, nelle quali trasfuse la sua profonda padronanza della materia: esse costituiscono il primo trattato pratico di semeiotica e diagnostica medico-legale in Italia. Buon oratore, dotato di solida cultura e di fervido ingegno, oltre che di severo e sereno spirito critico, particolarmente versato nello studio dei problemi di medicina previdenziale ed assicurativa, fu membro del Comitato permanente per lo studio delle malattie professionali e degli infortuni, consulente dell'Ufficio internazionale del lavoro, membro della Commissione permanente per la legislazione operaia e la previdenza sociale, membro della Commissione per la riforma della legislazione sugli infortuni dellavoro.
Il B. morì a Firenze il 26 marzo 1936.
Bibl.: G. Bianchini, C. B., in Studi senesi, L (1936), pp. 223-262; V. M. Palmieri, C. B., in La riforma medica, LII (1936), p. 561; A. Pazzini,Storia della medicina, II, Milano 1947, p. 475; F. Nicoletti, C. B., in Riv. sanit. sicil., XXIV (1936), p. 448; I. Fisher,Biographisches Lexicon der hervorragenden Aertze..., I, München-Berlin 1962, p. 121.