Germanista italiano (Milano 1920 - Firenze 2005), prof. nelle univ. di Cagliari, Pavia e Torino. Vicino a Lukács nella metodologia in chiave marxistica, ha operato di preferenza nel campo della letteratura settecentesca e contemporanea. Socio corrispondente dei Lincei (1990). Di rilievo: I limiti della critica stilistica e i problemi della critica letteraria (1955); Alcune vicende e problemi della cultura nella Repubblica Democratica Tedesca (1958); il volume di Saggi e note di letteratura tedesca (1963); A proposito del "Freigeist" di Lessing (1972); Thomas Mann. Una biografia per immagini (in collab. con G. Mann, 1982); Su Lukács. Vicende di un'interpretazione (1985). Il testimone secondario (1985); Patrie lettere (seconda edizione ampliata, 1987); Il boom di Roscellino. Satire e polemiche (1990); La fredda impronta della forma. Arte, fisica e metafisica nell'opera di Ernst Jünger (curato da H. Dorowin, 1997); Le confessioni di un ottuagenario (2003); Un lapsus di Marx. Carteggio, 1956-1990 (2004); Intervista a Cesare Cases (curata da L. Forte, post. 2006).