CATTANEO, Cesare
Nacque a Salerno il 12 ag. 1871 da Carlo e da Amabile Carrara Zanotti, entrambi lombardi. Quando il padre fu nominato ispettore scolastico a Parma, si trasferì con la famiglia in quella città, ove compì i primi studi. Laureatosi in medicina e chirurgia nel 1894, a soli ventitrè anni, dopo un breve periodo trascorso come medico interno presso un reparto oculistico e una sezione chirurgica ospedaliera, particolarmente attratto dallo studio della pediatria, volle recarsi a Padova.
La pediatria era allora una disciplina nuova per la medicina italiana, coltivata con passione da una esigua schiera di studiosi; il suo insegnamento ufficiale fu istituito a Padova il 30 marzo 1882 con decreto del ministro della Pubblica Istruzione G. Baccelli, e ne fu affidato l'incarico a D. Cervesato, che già nel 1881 aveva iniziato un corso libero di clinica pediatrica. Alla scuola del Cervesato il C. poté apprendere le nozioni fondamentali della branca da lui prediletta, quindi si recò all'estero, dove la pediatria veniva già riconosciuta come materia di insegnamento tra le discipline mediche. Presso la clinica pediatrica dell'università di Berlino,diretta allora da J. O. L. Heubner, che lo considerò l'allievo prediletto, il C. acquisì il metodo di studio e arricchì la propria esperienza clinica: a quel periodo risalgono le sue prime ricerche su L'alimentazione del bambino e le questioni che ad essa si collegano (in Riv. ital. di terapia e igiene, II [1897], pp. 106-128)e sulla stipsi analizzata sia per gli effetti che provoca sul giovane organismo, sia dal punto di vista terapeutico (Die Behandlung der Cronischen Stuhlverstopfung durch die Bauchmassage, in Jahrbuch für Kinderheilkunde, XLVIII [1898], pp. 45-59; Della costipazione abituale dei bambini e suo trattamento meccanico, in La Pediatria, IV [1898], pp. 76-87).
Tornato a Parma, conseguì nell'autunno del 1900 la libera docenza in clinica pediatrica, discutendo uno Studio eziologico, sintomatico, terapeutico sul catarro gastro-enterico infantile, pubblicato a Parma nel 1899: notevole fu il valore dottrinario di questa monografia, in quanto il C. aveva intuito che l'affezione del lattante era dovuta a una virulentazione del colibacillo, ospite abituale dell'intestino. Nel 1903 fu nominato direttore dell'Ospedale dei bambini diParma, carica che mantenne fino al 1915. Nel 1905, quando con decreto del 17 maggio l'insegnamento della pediatria in Italia divenne obbligatorio, gli fu affidato l'incarico dell'insegnamento ufficiale della clinica pediatrica presso la facoltà dell'università di Parma, e subito profuse ogni sua energia per la creazione di un istituto efficiente e moderno. In quegli anni si dedicò allo studio dell'alimentazione del neonato, e fu autore di interessanti pubblicazioni: Il latte quale alimento dei bambini, in Giorn. d. R. Soc. di igiene, VII (1908), pp. 81-98; Sulla composiz. chimica del latte di donna con speciale riguardo alla possibile influenza su alcuni stati morbosi del lattante, in La Pediatria, XIV (1908); Quoziente di energia e quoziente di accrescimento. Contributo allo studio dell'allattamento naturale e artificiale, in Atti d. VII Congr. ped. it.,Palermo 1911, p. 211. Nel 1911 conseguì per concorso la nomina a direttore dell'Ospedale pediatrico di Milano, e dopo breve tempo fu incaricato dell'insegnamento della clinica pediatrica presso gli istituti clinici di perfezionamento di quella città. Nel 1915, istituita la clinica pediatrica dell'università di Milano, il C. venne incaricato della sua direzione, divenendo però ordinario solo nel 1926.
A Milano il C. diede notevole impulso alle ricerche sulla tubercolosi infantile (Ricerche sulla reazione alla tubercolina umana e bovina nell'infanzia, in Pubbl. d. Osp. bambini di Milano, VII [1912], pp. 32-47; VIII [1913], pp. 45-56; La tubercolosi del lattante, in L'Attualità medica, I [1919], pp. 59-68; La cutireazione alla tubercolina nei primi tre mesi di vita, in Atti d. Soc. lomb. di med. biol.,IX [1920], pp. 3-27; Ancora sulla cutireazione alla tubercolina nei primi tre mesi di vita, in Congr. ital. ped.,Milano 1922, p. 12)e la clinica da lui diretta divenne un centro diagnostico per l'Opera antitubercolare infantile. Eletto nel 1929 presidente della Società italiana di pediatria, ebbe modo, con molteplici iniziative, di divulgare quanto più possibile i problemi dell'età infantile. Fu anche presidente del Consiglio di consulenza delle terme di Salsomaggiore, direttore del periodico milanese La Medicina italiana, fondatore della Scuola di cultura medica per stranieri di Varese, ispettore della Opera nazionale maternità e infanzia.
Morì a Milano il 30 dic. 1930.
Fonti e Bibl.: Necr. in Il Lattante, II (1931), pp. 89 s.; La Medicina italiana, 1931, pp. 1625, 26-52; G. Raffaelli, Per una storia della pediatria in Italia, in Orizzonte medico, XV (1960), 11-12, pp. s, 8; I. Fischer, Biographisches Lexikon der hervorragenden Ärzte..., I, p. 229.