LUPORINI, Cesare
Filosofo, nato a Ferrara il 20 agosto 1909; dal 1956 professore ordinario di storia della filosofia presso l'università di Cagliari, poi presso quella di Pisa, e infine, dal 1960, di filosofia morale, presso quella di Firenze. Senatore per il PCI negli anni 1958-63.
Nella prima fase L. si muove nell'ambito dell'esistenzialismo, sottolineando la finitezza e la libertà dell'essere uomo. Negli anni del secondo conflitto mondiale perviene al marxismo. S'impegna dapprima in ricerche filosofico-storiche, rilevanti anche per la tematizzazione di questioni teoriche; poi si volge direttamente all'elaborazione teorica del marxismo, e in particolare ne evidenzia, tenendo ferma la problematica della soggettività e della storia, il suo essere fondamentalmente scienza di forme.
Opere principali: Situazione e libertà nell'esistenza umana, Firenze 1942 (2ª ed. riveduta e aumentata, ivi 1945); Filosofi vecchi e nuovi (Schleler, Hegel, Kant, Fichte, Leopardi), ivi 1947; La mente di Leonardo, ivi 1953; Voltaire e le "Lettres philosophiques", ivi 1955; Spazio e materia in Kant, ivi 1961; Dialettica e materialismo, Roma 1974.
Bibl.: D. Cantimori, Studi di storia, Torino 1959; E. Garin, La cultura italiana fra '800 e '900, Bari 1963; P. Salvucci, Saggi filosofici, Urbino 1965; S. Timpanaro, Classicismo e illuminismo nell'Ottocento italiano, Pisa 1965; A. Massolo, Logica hegeliana contemporanea, Firenze 19672; A. Santucci, Esistenzialismo e filosofia italiana, Bologna 19672; S. Landucci, Dialettica e materialismo, in Belfagor, 1972, n. 2.