SACERDOTTI, Cesare
Patologo generale, nato a Bozzolo (Mantova) il 15 aprile 1861. Alunno del Collegio Ghislieri di Pavia e allievo interno di C. Golgi, si laureò in quell'università nel 1892.
Subito dopo la laurea, fu assistente e poi aiuto nell'istituto di patologia generale di Torino diretto da G. Bizzozero (1892-1901). Libero docente nel 1897, professore di patologia generale a Ferrara (1903-1905), a Cagliari (1908-13), a Siena (1913-18) e poi a Pisa.
La sua produzione scientifica, multiforme e profonda, verte su argomenti d'istologia normale e patologica, di fisiopatologia, di batteriologia e immunologia. Molto interessanti sono i lavori sulla genesi e sulla rigenerazione delle cellule mucipare dell'intestino, sui nervi della tiroide, sul grasso delle cellule cartilaginee e sulle sue modificazioni nelle diverse condizioni normali e patologiche. Particolarmente notevoli sono le sue ricerche sperimentali sull'ipertrofia compensatoria dei reni, della quale, con originali esperimenti, stabilì il carattere funzionale, e quelle sulle piastrine del sangue dei Mammiferi, delle quali dimostrò l'indipendenza dagli elementi circolanti del sangue. Fu il primo, in collaborazione col suo allievo G. Frattin, a ottenere sperimentalmente la produzione eteroplastica dell'osso, e fu tra i primi in Italia a eseguire indagini sperimentali sull'anafilassi.