VIVANTE, Cesare
Giurista, nato a Venezia il 6 gennaio 1855; si laureò in giurisprudenza a Padova, e a ventisette anni fu, per concorso, nominato professore ordinario nell'università di Parma. Dopo pochi anni di insegnamento a Parma e a Bologna, passò nel 1898 alla cattedra di Roma, che tenne per oltre un trentennio. Professore emerito dal 1930.
Egli ha profondamente rinnovato gli studî commercialistici, affermando e attuando un metodo, che fa del diritto una scienza di osservazione ed elabora le dottrine sul terreno sicuro dei fatti, ma al tempo stesso coordinando la costruzione dogmatica degl'istituti singoli ai principî generali e all'intero sistema del diritto privato. Frutto precipuo della sua attività scientifica è il classico Trattato di diritto commerciale, in quattro volumi, pubblicato in cinque edizioni (1ª ediz., Torino 1893-1901; 5ª, Milano 1922-26, e varie ristampe; tradotto in francese dall'Escarra). È veramente eccezionale la fortuna delle Istituzioni di diritto commerciale tradotte in spagnolo e in romeno, tanto diffuse nelle scuole medie e superiori, e le cui edizioni, susseguentisi rapidamente l'una all'altra, raggiungono oramai la sessantina (1ª ed., Milano 1891). Esempî classici di produzione monografica furono le due opere giovanili La polizza di carico (1881) e Il contratto di assicurazione (1885-1890, in tre volumi, dei quali. il secondo, sulle assicurazioni marittime, tradotto in francese). Negli innumerevoli scritti minori, così come nelle opere maggiori, si rivelano costantemente quelle doti di penetrazione e di chiarezza, che contraddistinguono tutta l'attività del V. Molti scritti sono pubblicati nella Rivista del diritto commerciale e del diritto generale delle obbligazioni, fondata col titolo di Rivista di diritto commerciale da lui e da A. Sraffa nel 1903.
Chiamato ripetutamente a collaborare a studî legislativi, il V. ha lasciato importanti tracce nella formazione del diritto italiano positivo: si può ricordare il decreto-legge 7 giugno 1923, n. 1364, sulla disciplina dei titoli nominativi. Prende nome dal V., che fu presidente della commissione ministeriale per la riforma della legislazione commerciale; il Progetto preliminare per il nuovo codice di commercio (1921), prima organica manifestazione contemporanea della tendenza verso una codificazione commerciale rinnovata.
Bibl.: A. Rocco, L'opera scientifica di C. V., in Studi in onore di C. V., voll. 2, Roma 1931.