ZAVATTINI, Cesare (App. II, 11, p. 1136)
Dopo i primi successi come soggettista e sceneggiatore nei film di V. De Sica e il suo determinante contributo all'affermazione anche sul piano teorico del Neorealismo, avvia le sue ricerche in campo cinematografico a una sperimentazione diretta della realtà che riassume nella tesi del "pedinamento" e che attua soprattutto in alcuni film-inchiesta a episodi in sodalizio con registi vari (Siamo donne, 1953; Amore in città, 1953; Le italiane e l'amore, 1961; I misteri di Roma, 1963), continuando contemporaneamente un'intensa collaborazione con De Sica che lo induce a suggerirgli indirizzi nuovi al di là del Neorealismo in cifre spesso di colorata fantasia (Miracolo a Milano, 1951; L'oro di Napoli, 1954; Il tetto, 1956). Egualmente felice il suo apporto creativo all'opera di registi come A. Blasetti, L. Visconti, G. Franciolini, G. De Santis (Prima comunione, 1950; Bellissima, 1951; Buongiorno elefante!, 1952; Roma ore II, 1952) che si risolve negli anni Sessanta e Settanta in un'attività in cui sugl'interessi culturali e sociali sembra prevalere il gusto per l'evasione nell'ambito di un cinema di consumo sempre però meditato e controllato (La ciociara, 1960; Ieri, oggi domani, 1963; Matrimonio all'italiana, 1964; I girasoli, 1969; Il giardino dei Finzi-Contini, 1971; Lo chiameremo Andrea, 1972; Una breve vacanza, 1973; Il viaggio, 1974, tutti di De Sica). Di recente, tornando agl'impegni iniziali, ha curato per la regia di S. Nocita una ricostruzione televisiva della vita del pittore naif T. Ligabue (Ligabue, 1977, uscito come film nel 1978) in cui la sua passione per la realtà dal vivo si è perfettamente accordata con l'immaginazione e la visionarietà in un clima in equilibrio compiuto tra favola e cronaca. Nell'ultimo decennio, oltre alla riedizione in un sol volume di tutta la sua opera letteraria (1974), hanno avuto particolare successo una sua presentazione critica della pittura di Ligabue (Toni Ligabue, 1975), una raccolta di poesie (Otto canzonette sporche, 1975) e la ripubblicazione in tre volumi della sua saggistica cinematografica (Diario cinematografico; Neorealismo ecc.; Basta coi soggetti, 1979).
Bibl.: M. Verdone, Il contributo di Zavattini, in Cinema, n. 27, 1949; E. Falqui, in Narratori e Prosatori del Novecento, Torino 1950; C. Varese, in Cultura letteraria contemp., Pisa 1951; M. Gromo, Cinquant'anni di cinema italiano, Roma 1954; G. Vigorelli, in La Fiera letteraria, 18 dic. 1955; G. C. Castello, Il cinema neorealistico italiano, Cuneo 1956; P.-G. Hovald, Le néo-réalisme italien et ses créatures, Bourges 1959; B. Rondi, Cinema e realtà, Roma 1957; F. Carpi, Cinema italiano del dopoguerra, Milano 1958; C. Lizzani, Storia del cinema italiano, Novara 1961; C. Cosulich, in La Fiera letteraria, n. 1, 1963; A. Bevilacqua, in Oggi, 2 nov. 1967; P. Milano, in L'Espresso, 12 luglio 1970; A. Gatto, in Il Poliedro, ag. 1973; Il neorealismo e la critica, Quaderno informativo n. 57 della 10ª Mostra Intgernazionale del Nuovo Cinema, Pesaro 1974, con bibliografia; Sul neorealismo (testi e documenti 1939-55), Quaderno informativo n. 59 della 10ª Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, ivi 1974; Il neorealismo cinematografico italiano, a cura di L. Micciché, Venezia 1975.