ALAGNO, Cesario d'
Nacque ad Amalfi nell'ultimo quarto del sec. XII. Arcidiacono della cattedrale della sua città, dopo aver vissuto per qualche tempo a Salerno, presso una sua sorella, si stabilì a Roma. Nel 1211 venne eletto vescovo di Famagosta, ma nel 1221, nel 1224 e nel 1225 era a Roma, nella Curia papale, come procuratore della regina di Cipro, Alice. Promosso nel 1225 arcivescovo di Salerno da Onorio III, non poté occupare subito la sede, perché Federico II si era rifiutato di riconoscerlo, insieme con altri cinque vescovi nominati dallo stesso pontefice.
Devoto, peraltro, all'imperatore, poi familiare e consigliere del re Manfredi, molto si adoperò per ottenere vantaggi (come un mercato di otto giorni in occasione delle feste del patrono, Matteo), a Salerno, e anche ad Amalfi.
Energico nel difendere e nell'accrescere i diritti dell'archidiocesi, sottopose alla sua giurisdizione la terra di Campagna con le sue adiacenze, riscattò il possesso della contrada di Battipaglia, usurpata alla mensa arcivescovile al tempo di Federico II, promovendo un diploma di Manfredi, e altra volta richiamò in vigore una lettera di Federico II, per confermare la dipendenza dalla sua mensa del castello di Olevano.
Nel gennaio del 1260 riordinò le consuetudini vigenti circa il vitto degli ecclesiastici che prestavano servizio nella cattedrale salernitana, comminando la scomunica ai contravventorì.
Morì nel 1263 e fu sepolto nel duomo di Amalfi, presso la porta maggiore, in un'arca di marmo.
Fonti e Bibl.: Les Registres d'Innocent IV, a cura di E. Berger, II, Paris 1887, p. 242 n. 5341; Regesta Honorii papae III, a cura di P. Pressutti, I, Romae 1888; II, ibid. 1895, cfr. Indice; Codice diplomatico salernitano, a cura di C. Carueci, I, Subiaco 1931, cfr. Indice; F. Ughelli-N. Coletti, Italia sacra, I, Venetiis 1717, col. 490; VII, Venetiis 1721, coll. 417-419; F. Pansa, Istoria dell'antica repubblica d'Amalfi, I, Napoli 1724, pp. 293-294; G. Paesano, Memorie della chiesa salernitana, I, Napoli 1846, p. 322; M. Camera, Memorie storico-diplomatiche dell'antica città e ducato di Amalfi, I, Salerno 1876, p. 668; C. Eubel, Hierarchia catholica..., I, Monasterii 1913, pp. 244, 429.