CESKY KRUMLOV
ČESKY' KRUMLOV (ted. Böhmisch Krumau)
Città della Boemia meridionale, situata sul corso superiore del fiume Moldava.L'esistenza di Č. come città è attestata per la prima volta intorno al 1274, quando in un documento figura il nome del podestà, Sipota; un insediamento a Č. è testimoniato peraltro già nel 1253, quando in un documento del re Přemysl Ottocaro II (1253-1278) viene citato tra i testimoni un Witigo de Chrumbenowe, della stirpe allora già notevolmente ramificata dei Vítkovci. Il ramo originario di Č. si estinse all'inizio del sec. 14° e i suoi possedimenti passarono alla linea che prendeva il nome dal castello di Rožmberk. Nel 1347 Petr I Rožmberk unì a Č. il sobborgo settentrionale del Latrán e stabilì, tra l'altro, che i cittadini dovessero costruire a proprie spese mura e ponti, ottenendo in cambio privilegi. Come centro amministrativo degli estesi possedimenti dei Rožmberk, che per alcuni secoli dominarono gran parte della Boemia meridionale, Č. conobbe una straordinaria prosperità economica e culturale.Il centro storico di Č., non compromesso da interventi moderni, costituisce uno dei complessi più suggestivi della Boemia. L'impianto della città fu notevolmente condizionato dall'articolata situazione orografica, con la doppia ansa della Moldava che in questo punto si incunea profondamente nei rilievi montuosi. In alto, su una rupe che scende quasi a picco verso la riva sinistra, è situato il castello che domina la città, protetto sul lato nord da un fossato naturale. Lungo il percorso che scende dall'ingresso del castello alla Moldava si formò la strada detta Latrán: alla sua estremità inferiore, accanto al ponte sul fiume, sorse l'ospedale di S. Jošt, eretto intorno al quarto decennio del Trecento. Nel quartiere posto a E del castello, nel corso del sec. 14° furono costruiti il monastero dei Frati Minori e delle Clarisse e l'adiacente edificio delle Beghine; nella stessa zona fu edificata in seguito la c.d. città nuova (Nové mĕsto), circondata da mura nel 1505.Sulla riva destra della Moldava sorse nel sec. 13° il nucleo abitativo della città, su una lingua di terra posta al centro di una profonda ansa del fiume.L'impianto urbano con una piazza quadrangolare da cui si diramano quattro strade richiama, seppure in forme semplificate, quello della contemporanea České Budĕjovice (v.).Il complesso di edifici che formano il castello di Č., uno dei più grandi della Boemia, è il risultato di numerosi interventi succedutisi tra il 13° e il 18° secolo. La parte più antica è costituita dalla torre cilindrica gotica del c.d. castello inferiore, che risale al 13° secolo. Alquanto più in alto fu fondato al tempo di Petr I Rožmberk il c.d. castello superiore, nella cui area fu costruita la cappella di S. Giorgio, attestata per la prima volta nel 1334. Il castello superiore venne ristrutturato intorno alla metà del sec. 15°, epoca alla quale risalgono la nuova sistemazione della sala, con volte tripartite che poggiano su pilastro centrale, e la costruzione della volta reticolata nella cappella.La chiesa conventuale dedicata al Corpus Christi e alla Vergine Maria Dolorosa era originariamente a una sola navata con copertura a tetto e profondo presbiterio, sul cui lato settentrionale era situata la sagrestia; venne ricostruita nel corso del sec. 15° e sul lato meridionale venne addossato un chiostro in stile tardogotico, edificato tra la fine del 15° e gli inizi del 16° secolo.A pochi chilometri da Č. sorge il monastero cistercense di Vyšši Brod, fondato nel 1259, la cui chiesa, più volte danneggiata e restaurata, conserva l'impianto gotico, al pari della sala capitolare, dotata di una volta reticolata e di finestre riccamente decorate. La bibl. del monastero raccoglie numerosi manoscritti e alcuni importanti pezzi di oreficeria. Nell'Okresni vlastivédné muz. sono conservate numerose sculture gotiche, provenienti da Č. e dalla regione circostante; l'opera più significativa, la c.d. Madonna di Krumlov, è invece a Vienna (Kunsthistorisches Mus.).
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