cespuglio
. Le due occorrenze di questo termine ci conducono alla parte finale del c. XIII dell'Inferno, dove lacopo da Sant'Andrea, inseguito dalle nere cagne (v. 125), poi che forse li fallia la lena, / di sé e d'un cespuglio fece un groppo (v. 123), si avviluppò strettamente al c., facendo una cosa sola con esso; poco più oltre D. dirà: Presemi allor la mia scorta per mano, / e menommi al cespuglio che piangea / per le rotture sanguinenti (v. 131).