CHAMACOCO
Tribù dell'America Meridionale stanziata nel Gran Chaco fra il 20° e il 21° S., a O. del Rio Paraguay. Conducono vita completamente nomade anche per sottrarsi alle persecuzioni alle quali sono soggette da parte dei Caduvei. Vivono con i prodotti della raccolta, della caccia e della pesca. Dormono su graticci o coperte al riparo di stoie di giunchi, che formano la loro abitazione. Andavano completamente nudi. Gli uomini portano i capelli lunghi annodati sulla nuca oppure sciolti o intrecciati, mentre le donne li tagliano sulla fronte all'altezza delle sopracciglia e intorno alla testa all'altezza del lobo inferiore dell'orecchio. Calzano sandali di cuoio di cinghiale, ai fianchi legano una corda a più doppî. A 14 anni avviene la circoncisione e la depilazione della faccia, ciglia e sopracciglia comprese. Riconoscono l'autorità di 5 capi, il cui potere però è limitato. La produzione di ceramiche è scarsa. Usano l'arco-fionda per lanciare pallottole di fango seccate al sole; possiedono lance, clave e asce di pietra più o meno grossolanamente lavorate. L'unico strumento musicale dei Chamacoco è una zucca svuotata o un guscio di tartaruga in cui sono introdotti dei sassolini. Alla morte di un individuo i parenti cambiano nome e si astengono dal mangiare certi cibi e dal lavarsi.
La lingua dei Chamacoco, conoseiuta solo dopo il viaggio di scoperta dell'italiano G. Boggiani, si è dimostrata identica alla lingua degli Zamuco (o Samucu). Nella famiglia Zamuco i Chamacoco formano la tribù più orientale; le tribù ora estinte dei Caipotorade, dei Tunacho e degl'Imono, menzionate dagli storici, dovevano parlare dialetti del chamacoco.
Bibl.: G. Boggiani, I Ciamacoco, Roma 1894; K. v. d. Steinen, in Globus, LXVII (1895), p. 330 segg.; Kersten, Die Indianerstämme des Grans Chaco, in Intern. Archiv f. Ethn. di Leida, XVII (1905), pp. 64-66; E. Nordenskiöld, Indianliv i Gran Chaco (Sydamerika), Stoccolma 1910.