CHAMONIX (A. T., 17-18-19)
Cittadina della Savoia (dal 1922 ufficialmente Chamonix-Mont Blanc), capoluogo di cantone nel dipartimento Haute-Savoie, una delle più note stazioni climatiche e di montagna di tutte le Alpi. È a 1035 m. s. m., al centro di una conca soleggiata solcata dall'Arve, che si unisce al Rodano all'uscita dal lago di Ginevra. La riva destra del fiume è qui dominata dal massiccio del Brévent (2525 m.), la sinistra dalla catena frastagliata delle Aiguilles e dei Grands Mulets, sopra la quale troneggia la vetta del M. Bianco. Da questa sponda grandi ghiacciai discendono, fra boschi di conifere, fino a breve distanza dal fondo valle (Gh. dei Bossons, Mer de Glace). Abitata da genti celtiche assoggettate nel sec. I a. C. dai Romani, la valle di Chamonix costituì un cantone del tutto segregato, del quale si ha una prima notizia solo nel 1091 allorché vi fu fondata una chiesa; ma ancora per tutto il resto del Medioevo e nell'età moderna fino al sec. XVIII non ebbe alcuna importanza. Chamonix deve la sua notorietà ai tentativi di scalare il M. Bianco fatti per impulso di H.B. De Saussure, i quali condussero la guida Giacomo Balmat a vincere il colosso nel 1786 (v. m. bianco e de saussure). Il paese cominciò a esser frequentato dopo il 1830, ma ancora intorno al 1885 i visitatori estivi non erano più di 12.000 l'anno; essi crebbero poi dopo la costruzione della ferrovia elettrica (1901) e oggi non sono meno di 150-170.000 l'anno; a essi si aggiungono quelli che convengono per i diporti invernali. La popolazione stabile di Chamonix è per contro di appena 3040 ab., dei quali solo 872 nel centro. La suddetta ferrovia elettrica lo collega per Saint-Gervais-les-Bains alla rete ferroviaria della Francia meridionale; un'altra ferrovia di montagna a dentiera la unisce a Martigny nella valle del Rodano. Da Chamonix si diparte una piccola ferrovia che arriva sulla Mer de Glace e oggi anche alcune filovie; dalla vicina località Les Pèlerins ha inizio quella, arditissima, che dovrà condurre a circa 4000 m. sull'Aiguille du Midi. Il paese e i suoi dintorni pullulano di frequentatissimi alberghi. (V. tavv. CCXLIII e CCXLIV).