Matematico inglese (Totnes, Devonshire, 1791 - Londra 1871), noto specialmente per studî e progetti relativi a macchine calcolatrici automatiche, tra i quali quello della "macchina analitica" (analytical engine): il progetto, maturato intorno al 1834, non fu mai portato a conclusione, nonostante l'appoggio dei collaboratori e le risorse economiche fornite a B. dal parlamento e dalla regina. È certo che il fallimento di questo progetto, che era tra l'altro concepito in termini puramente meccanici, scoraggiò per un po' di tempo ulteriori finanziamenti in questa direzione. Tuttavia la chiarezza di alcune intuizioni, successivamente riprese da George ed Edward Sheutz, fanno della macchina analitica il primo reale antenato del moderno elaboratore elettronico. Nel progetto di B., infatti, sono già presenti le distinzioni tra la memoria (store) e l'unità centrale di elaborazione (mill). La sequenza delle operazioni, premonitrice del moderno concetto di programma, era, nel progetto di B., affidata a due serie, relativamente indipendenti, di schede perforate, la prima delle quali doveva controllare la memoria e la seconda l'unità centrale.