BEDAUX, Charles
Nato a Parigi da una famiglia di matematici il 10 ottobre 1886, emigrò come semplice lavoratore nel 1906 negli Stati Uniti, dove nel 1909 ideò quel sistema di misurazione dell'energia umana che doveva poi procurargli notorietà ed enorme ricchezza. Il sistema Bedaux, che può senz'altro considerarsi tra i sistemi industriali a incentivo o a cottimo, basati sulla razionalizzazione del lavoro (v. cottimo, XI, p. 747; lavoro: Organizzazione scientifica del lavoro, XX, p. 653; taylor, Frederick Winslow, XXXIII, p. 346) si fonda sulla cosiddetta unità Bedaux ("B.") corrispondente all'ammontare di lavoro che un uomo normale può fare, in condizioni normali, in un minuto, tenendo conto del necessario riposo. Attraverso l'eliminazione dei movimenti inutili, la standardizzazione dei prodotti, ecc., il rendimento del lavoro dovrebbe però tendere a superare la media di 60 B. l'ora, per realizzare una diminuzione dei costi e la possibilità quindi di maggiori profitti e maggiori salarî.
Il sistema, applicato per la prima volta nel 1918 nell'Imperial Forniture Company di Grand Rapids (Michigan) e diffusosi poi rapidamente in tutto il mondo (centinaia d'ingegneri lavorano tuttora alle dipendenze del B. a cronometrare le unità delle singole lavorazioni), ha suscitato tuttavia molte discussioni e violenta critica da parte delle associazioni dei lavoratori. La sua introduzione in alcune importanti aziende industriali italiane ha dato luogo a vertenze sindacali e a un'indagine tecnico-economica dell'Ispettorato corporativo, sboccata nella mozione del Comitato corporativo centrale del 9 novembre 1934, per cui l'applicazione di qualsiasi sistema di salario e di qualsiasi incentivo fu assoggettata a regolazione collettiva, in modo da assicurare al lavoratore la possibilità di conoscere con chiarezza gli elementi componenti la propria retribuzione e da non far dipendere i valori del rendimento normale unicamente dalla volontà dei datori di lavoro. Il sistema in Italia fu quindi praticamente eliminato.