Bennet, Charles
Sceneggiatore e commediografo inglese, nato a Shoreham-by-Sea (Sussex) il 2 agosto 1899 e morto a Los Angeles il 17 giugno 1995. La sua carriera cinematografica risulta strettamente intrecciata a quella di Alfred Hitchcock con il quale individuò i meccanismi e gli elementi narrativi e visivi necessari per la costruzione della suspense, codificando in tal modo i termini stilistici del thriller. B. continuò quindi la sua attività a Hollywood, dove fu considerato uno degli sceneggiatori inglesi più validi e ricchi di capacità professionali.
Dopo alcune performances come attore, nel 1927 esordì come autore drammatico e scrisse in seguito numerose pièces, alcune delle quali divenute soggetti di film. In particolare la sua seconda opera teatrale, Blackmail, venne portata sullo schermo da Hitchcock (1929) con la sceneggiatura dello stesso B., avviando una stretta collaborazione suffragata da una forte intesa lavorativa. In questo che fu il primo film sonoro inglese e il primo in cui è riconoscibile il regista in una breve apparizione, viene affrontato il tema del colpevole salvato dalla morte di un innocente, con un buon successo di pubblico e critica. Dopo aver lavorato alla sceneggiatura di alcuni film d'avventura e di alcune crime stories, B. tornò a collaborare con Hitchcock nel 1934 per la storia e poi per la sceneggiatura di The man who knew too much (L'uomo che sapeva troppo), che nel 1956 ebbe un remake americano dall'analogo, complesso intreccio. In seguito, durante una delle loro abituali sedute di sceneggiatura in Svizzera, i due, decisi ad adattare il romanzo di J. Buchan The thirty nine steps per realizzare il film omonimo (1935; Il club dei 39) ne sfruttarono la ricchezza degli spunti, ma ritenendolo per alcuni versi poco coinvolgente, trasformarono la confusione e la paura di quegli anni in ulteriori elementi narrativi, aggiungendo anche tocchi di humour e il personaggio della 'bionda' assenti nel libro. Durante le riprese di The thirty nine steps, B. e Hitchcock scrissero un altro film di spionaggio, The secret agent (1936; L'agente segreto o Amore e mistero), tratto da un racconto di S. Maugham e incentrato sullo scambio di identità e sul confine fra apparenza e realtà; rispetto al testo letterario venne però creata una suspense più forte, basata sull'analisi interiore di personaggi inizialmente confusi e contraddittori e sulla loro progressiva presa di coscienza. Seguì Sabotage (1936; Sabotaggio) dal romanzo The secret agent di J. Conrad, fissatosi nella memoria visiva per la cruda sequenza dell'uccisione di un bambino innocente, simbolo del dilagante caos morale e politico. Young and innocent (1937), con i dialoghi di B., fu invece l'ultimo film inglese del loro sodalizio artistico, destinato a riproporsi a Hollywood. Nel 1940 infatti Hitchcock riuscì ad avere nuovamente accanto B. per rimaneggiare alcune sceneggiature preesistenti ricavate dalle memorie di Vincent Sheean, un corrispondente estero statunitense, ed elaborare quella definitiva per il film Foreign correspondent (Il prigioniero di Amsterdam) in cui torna il tema dell'innocente coinvolto in vicende spionistiche internazionali. Ambientatosi in California e nel sistema produttivo americano, B. scrisse varie sceneggiature, senza però riuscire più a ricreare con i registi quella profonda intesa che aveva raggiunto con Hitchcock; lavorò quindi per Cecil B. DeMille (The story of Dr. Wassel, 1944, La storia del dottor Wassel), Sam Wood (Ivy, 1947, Sfinge del male), John Sturges (The sign of Ram, 1948, Il segno del Capricorno), e infine per Gregory Ratoff con cui realizzò Black magic (1948; Cagliostro), film caratterizzato dalla istrionesca interpretazione di Orson Welles.Nel 1957 B. adattò fedelmente un racconto di M.R. James per il film Night of the demon (La notte del demonio, noto negli Stati Uniti come Curse of the demon) di Jacques Tourneur, girato in Inghilterra e considerato il miglior horror, o meglio 'film sul soprannaturale', degli anni Cinquanta. B. aveva strutturato la sceneggiatura in modo da suggerire solo attraverso le atmosfere e l'ambiguità delle situazioni il senso di turbamento e l'angoscia crescenti. Ma l'introduzione in alcune scene dell'immagine del demone, imposta dalla produzione, scatenò la dura reazione polemica di B. che chiese, senza successo, di non comparire nei credits. Negli ultimi anni di attività B. sceneggiò film di avventura e fantasy, come Voyage to the bottom of the sea (1961; Viaggio in fondo al mare) e Five weeks in a ballon (1962; Cinque settimane in pallone), entrambi di Irwin Allen, e War gods of the deep (1965; 20.000 leghe sotto la Terra) di Tourneur.
Nel corso della sua carriera, B. si era dedicato anche alla regia dirigendo a Londra Madness of the heart (1949) e un poliziesco americano, No escape (1953).
D. Spoto, The dark side of genius. The life of Alfred Hitchcock, Boston 1983 (trad. it. Torino 1999, in particolare pp. 179-203).